Buonsenso e responsabilità

Sicurezza e i monopattini elettrici

  • AUTORE: Ján Urbančík L’appassionato della mobilità elettrica personale. Ha guidato più di 50 monopattini elettrici diversi e ha smesso di contare la distanza percorsa dopo aver superato i primi diecimila chilometri. Dal 2016 guida il monopattino elettrico quotidianamente tutto l’anno. A parte ciò, è anche il pilota privato, il motociclista con più di 150 mila chilometri percorsi e il corridore automobilista. La sua vacanza ideale è il viaggio in aereo con il monopattino elettrico nel vano portabagagli. Ha buona relazione a tutto quello che ha il motore (eccetto il tagliaerba).
Monopattino elettrico è lo stile di vita

Il monopattino elettrico è un meraviglioso mezzo di trasporto che significa molto di più che soltanto spostarsi dal punto A al punto B.

È la gioia su due ruote, il sorriso da un orecchio all’altro, lo stile di vita, il trasporto intelligente nelle strapiene città e la riduzione dello stress ambientale del nostro pianeta.

Ogni giorno godiamo delle sue possibilità, sua praticità ma soprattutto del suo carattere silenzioso e sua velocità. Fermiamoci per un attimo e parliamo della sicurezza di guida sul monopattino elettrico. Parliamo di ciò che il buonsenso e la responsabilità ci dicono a proposito della guida in e fuori città.

Gli incidenti sui monopattini elettrici sono sempre più frequenti, il che è naturalmente collegato all’aumento della loro popolarità e così all’aumento dei piloti principianti con poca esperienza, ma anche dei piloti che sopravvalutano le loro capacità o sottovalutano le possibilità del monopattino. I monopattini elettrici circolano sempre di più sulle strade tra le macchine. Gli automobilisti hanno imparato a malapena a rispettare i ciclisti, e all’improvviso ci sono i piloti dei monopattini poco appariscenti e spesso molto più veloci dei ciclisti.
Monopattino elettrico è lo stile di vita

3 aspetti principali che influiscono sulla sicurezza di guida sul monopattino elettrico:

  • Pilota
  • Monopattino
  • Ambiente e le sue condizioni

Non ha senso sprecare tempo accusando gli altri: pedoni, ciclisti o motociclisti. Piangere sullo stato delle nostre strade e marciapiedi, sul tempo o altri conducenti, non reca nessun beneficio alla nostra sicurezza. Sebbene tutti influiscano moltissimo sulla nostra sicurezza, non riusciamo a cambiarli. Però possiamo cambiare il nostro comportamento. Anche se non possiamo avere effetto su tutti e tre aspetti della nostra sicurezza, siamo capaci di influire su almeno due. Cioè più che sufficiente. I problemi sorgono quando noi, piloti, non ci adattiamo alle condizioni e alla situazione intorno a noi.

Per esempio se qualcuno sfreccia a 30 km/ora sul monopattino con la scarsa sospensione e le piccole ruote dure su una superficie umida, come per esempio nell’immagine, cerca guai anche senza nessun’altra azione degli altri partecipanti del traffico.

Che cosa imparerete?

Come guidare in sicurezza il monopattino elettrico?

 

Monopattino elettrico è completamente diverso

Tecnica di guida

“È solo un monopattino. Infatti, di che tecnica di guida stiamo parlando? Mi metto sul monopattino...e si va!” - Però non è così facile. Oggi i monopattini arrivano senza problemi alle velocità che in città non sono consentite neanche alle macchine o le moto. Il monopattino elettrico è il veicolo completamente diverso e ha il comportamento totalmente diverso da qualsiasi altro veicolo sulle nostre strade e marciapiedi.

Il monopattino elettrico non ha niente in comune con la bici! Anche se sapete guidare bene la bicicletta, non è nessuna prova delle vostre capacità di guidare il monopattino. Il monopattino non ha le grandi ruote che vi stabilizzano grazie all’effetto giroscopico. Quando togliete le mani dal manubrio in bici, continuerete ad andare dritto grazie alle grandi ruote e il loro effetto giroscopico. Se lo provate sul monopattino, troverete velocemente che non ha la tale stabilità nella direzione di marcia. Guidare il monopattino con una sola mano sul manubrio è anche molto pericoloso. Il vostro peso è distribuito differentemente e le ruote sono molto più vicine una all’altra. Per questo il monopattino non si comporta mai allo stesso modo come la bicicletta. Inoltre, state sul monopattino in piedi, quindi il vostro peso è distribuito in modo differente e poggia interamente sui vostri piedi. Quando andate in bici, il vostro centro di gravità e il centro di gravità della bicicletta sono relativamente vicini uno all’altro, il che migliora la stabilità. Sul monopattino, è il contrario. Il vostro centro di gravità e il centro di gravità del monopattino sono molto lontani; perciò, il monopattino e il vostro corpo si comportano diversamente in situazioni limiti.


Asta di sterzo e il manubrio

Guidare il monopattino elettrico richiede usare tutto il corpo attivamente e spostare sempre il centro di gravità. Il monopattino è comandato anche dalla posizione del corpo, allo stesso modo come una moto o uno scooter. La vostra postura sul monopattino e anche lo spostamento del centro di gravità in avanti o indietro sono molto importanti, specialmente all’accelerazione e alla frenatura. L'intero peso del pilota deve sempre poggiare sui piedi, proprio come su uno skateboard o uno snowboard.

Il manubrio e l’asta di sterzo svolgono esattamente la loro funzione. Lo sterzo. Non sono dunque costruiti né addetti a sostenere il peso del conducente in caso di l’accelerazione o frenata rapida. Questo è uno dei più frequenti errori che fanno anche i piloti con esperienza. Appena vi rendete conto di tenere stretto il manubrio, di appoggiarvi contro o di essere appesi al manubrio, fate qualcosa di sbagliato. Ricordate sempre che il manubrio serve allo sterzo. Per questo motivo, accelerando i modelli potenti e frenando tutti i modelli, lavorate con la posizione del vostro centro di gravità e compensate l’inerzia del vostro corpo con l’inclinazione in avanti all’accelerazione e l’inclinazione indietro durante la frenatura.

Quasi nessun monopattino elettrico al mondo è progettato per sostenere anche solo una frazione del peso del pilota sul manubrio e sullo sterzo.

Guardate bene il vostro monopattino. Infatti, è una piattaforma sulle ruote e una lunga leva con il manubrio alla fine. Ricordatevi della storia di Archimede che ha capito il trasferimento di forza tramite la leva, pronunciando la famosa frase: “Datemi una leva e solleverò il mondo”? Intendeva, che se avesse avuto una leva abbastanza grande, avrebbe potuto muovere tutto il pianeta con le proprie forze. La scoperta del principio della leva è stata la svolta decisiva nello sviluppo di scienza e tecnologia. Ricordate dunque Archimede e usate l’asta di sterzo e il manubrio solo allo sterzo. Cosa succede se spingete contro la leva (l’asta di sterzo) in avanti? All’inizio, il monopattino si solleva sulla ruota anteriore e dopo, tutto il monopattino capovolge in avanti, il che finisce naturalmente con la vostra caduta. Immaginatevi che guidare il monopattino elettrico è come guidare lo skateboard o lo snowboard, dove il peso del vostro corpo poggia solo sui piedi.


Accelerazione

Molti modelli potenti sorprendono con la loro accelerazione anche i piloti con esperienza. La combinazione dell’alto momento meccanico degli elettromotori con le piccole ruote porta spesso all’accelerazione, la quale inconsciamente spaventa il pilota che si regge a fatica sul monopattino appendendosi al manubrio. Tuttavia, è il peggiore che può fare, siccome così il centro di gravità si sposta ancora di più indietro e più del peso è appeso sull’asta di sterzo alleggerendo la ruota anteriore. Tutto questo porta alla minore stabilità e alla perdita del controllo sul monopattino. Anche se il conducente non cade e riesce a rimanere sul monopattino, lo sforzo eccessivo dell’asta di sterzo e del meccanismo pieghevole danneggia il monopattino.

Non c'è da vergognarsi se all'inizio si imposta il limitatore di velocità e ci si abitua gradualmente al monopattino e alla sua accelerazione. Osservate se state tirando l’asta di sterzo quando accelerate e, in tal caso, trovate gradualmente una posizione in cui potete accelerare completamente senza dovervi aiutare. Questo migliorerà notevolmente la stabilità e la capacità di mantenere il pieno controllo sul monopattino durante l'accelerazione. In questo modo garantirete anche la longevità del monopattino. Come ricompensa, il monopattino funzionerà tanti anni senza problemi con il meccanismo pieghevole e senza nessun scricchiolio di giunture o cuscinetti danneggiati.

Non potete battere le leggi della fisica. Il corpo del pilota rimarrà sempre indietro rispetto al monopattino stesso, il che significa che il pilota avrà l'impressione che il monopattino “scappa” da sotto di lui. Dunque, la reazione istintiva è sempre quella di appendersi sull'asta di sterzo affinché il monopattino “non mi scappi”. Come abbiamo già detto, è la peggiore reazione possibile. Immaginiamo di stare in piedi in un bus senza tenersi quando all'improvviso il conducente del bus accelera rapidamente. Se siamo rivolti verso la direzione di marcia, non riusciamo a reggerci in piedi e cadiamo. Ma se ci mettiamo di fianco e durante l'accelerazione ci appoggiamo alla gamba “posteriore”, ce la facciamo anche senza tenersi a un sostegno. Ecco come funziona sul monopattino, in cui abbiamo ancora un gran vantaggio – noi decidiamo quando accelerare. L'accelerazione non può dunque sorprenderci e possiamo prepararci in anticipo.

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La postura corretta sul monopattino elettrico all'accelerazione:

Le mani sono liberamente appoggiate sul manubrio non tirando l’asta di sterzo verso indietro. Le dita non stringono il manubrio con grande forza per mantenere la sensibilità sufficiente per piccole correzioni.

Il corpo inclinato il più possibile in avanti ancora prima dell'accelerazione affinché il centro di gravità non si sposti troppo all'indietro. Mantenete questa postura durante tutta la fase di accelerazione.

La maggior parte del peso poggia sulla gamba “posteriore” che supporta tutto il corpo. I monopattini più potenti sono spesso equipaggiati di un poggiapiedi, cd. footrest, sul retro della piattaforma, al quale possiamo appoggiarci.

Per raggiungere la massima stabilità, le gambe sono poste una dietro all'altra, il più lontano possibile, e girate nel senso di marcia.

Attenzione! Se si valutano male le capacità del monopattino e si accelera troppo rapidamente, o se qualcosa salta sulla vostra strada e dovete frenare immediatamente dopo l'accelerazione, questa postura è molto pericolosa per la frenatura brusca, perché c'è il rischio di ribaltamento sulla ruota anteriore. In questo caso, contemporaneamente con l'inizio della frenatura, muovete il vostro corpo subito alla postura di frenatura!

Frenatura

La frenatura, particolarmente quella rapida, è una delle più pericolose operazioni sul monopattino elettrico. Se volete frenare il più efficacemente possibile e al limite delle capacità del monopattino dato, dovrete avere molto “senso” per il monopattino, i nervi saldi e buona conoscenza del vostro monopattino. È molto meglio anticipare e evitare le situazioni che richiedono la frenatura massima. Naturalmente, dipende molto dalla qualità dei freni del monopattino. Tuttavia, il principio fondamentale è lo stesso.

Ogni volta che frenate rapidamente vale che il corpo del pilota cerca di “sorpassare” il monopattino. Il pilota, non essendo pronto per questo, si appoggia istintivamente all'asta di sterzo e ci sposta una parte del suo peso. Così danneggia il suo monopattino, siccome l'asta di sterzo non è addetta all'appoggio, e, soprattutto, questo può condurre a una situazione molto pericolosa. In questo caso, l'asta di sterzo agisce come una grande leva e alleggerisce la ruota posteriore. La ruota smette di aderire alla strada, si blocca e smette di frenare. Anche se tocca ancora parzialmente la strada, perde l'aderenza perché è bloccata e il monopattino perde la stabilità di direzione. In casi estremi, il problema persiste e il pilota, con il suo errore, causa che il monopattino si capovolge sopra la ruota anteriore, e lui continua a volare in avanti. Nel miglior caso, il pilota atterra sui piedi. Nel caso peggiore attera sulla sua testa o schiena. Non è solo un esempio teoretico ma è basato sulle esperienze pratiche dei nostri clienti, i quali hanno vissuto le tali cadute sulla propria pelle. Nessuno di loro è stato ferito gravemente e gli abbiamo riparato i loro monopattini, però non vuol dire che non sia necessario imparare a frenare in modo corretto e sicuro.

Durante la frenatura è importante non spingere sulla lunga leva dell'asta di sterzo, perché in questo modo possiamo causare un altro problema, ma bisogna spostare il centro di gravità all'indietro e quindi alleggerire la pressione sul manubrio. Questo aumenta l'efficienza di frenata della ruota posteriore, la quale non frenerà a vuoto, e consentirà al pilota di mantenere una guida stabile e il controllo del suo monopattino.

Non potete battere le leggi della fisica. Il corpo del pilota supererà sempre il monopattino stesso, il che significa che il conducente avrà l'impressione che, sebbene il monopattino freni, il suo corpo sta andando sempre in avanti. Pertanto, è sempre una reazione istintiva quella di stringere l'asta di sterzo affinché il monopattino non si fermi senza di me. Come abbiamo già detto, è la peggiore reazione possibile. Immaginiamo di viaggiare in un bus senza tenersi quando all'improvviso il conducente del bus frena bruscamente. Se siamo rivolti verso la direzione di marcia, non riusciamo a reggerci in piedi e cadiamo in avanti. Ma se ci mettiamo di fianco e durante la frenatura ci appoggiamo alla gamba “anteriore”, ce la facciamo anche senza tenersi a un sostegno. Ecco come funziona sul monopattino, in cui abbiamo ancora un gran vantaggio – noi decidiamo quando frenare. La frenatura non può dunque sorprenderci e possiamo prepararci in anticipo.

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La postura corretta sul monopattino elettrico alla frenatura:

Le mani sono liberamente appoggiate al manubrio non spingendo né in avanti né all'indietro. Dunque, frenando, il monopattino rimane stabile, si può guidare più facilmente e non ha la tendenza di sollevare la ruota posteriore.

Il conducente mantiene il suo corpo il più indietro possibile, così sposta il centro di gravità e aiuta a trasferire il peso alla ruota posteriore. La ruota frena meglio e c'è meno peso alla gamba “anteriore”.

L'intero peso del pilota è trasferito sulla gamba “posteriore”, mentre la gamba “anteriore” è usata ad appoggiarsi al monopattino. I piedi devono essere ben posti sulla piattaforma per non scivolare e per sostenere il peso del corpo.

Sul monopattino, le gambe sono sempre una dietro all'altra (mai una accanto all'altra) perché, in questa posizione, il corpo ha migliore stabilità in avanti. Teniamo le gambe una dall'altra il più lontano possibile.

Ruota bloccata

Ma le insidie delle frenate brusche non finiscono qui. La stragrande maggioranza dei monopattini elettrici non hanno il cd. ABS (alcuni ce l'hanno) che conosciamo dalle macchine o dalle moto più recenti, il che ha come conseguenza il bloccaggio completo delle ruote durante la frenatura, proprio come in una bicicletta. Questo è pericoloso anche in bici ma quella ha la stabilità e le ruote maggiori. Sul monopattino, la ruota bloccata a causa di frenatura è ancora più pericolosa.

Comportamento del monopattino con la ruota bloccata

Se la ruota posteriore è bloccata, è molto meno pericoloso, e a parte una parziale perdita della posteriore stabilità di marcia, quasi non ve ne accorgete. Sentite lo stridio delle gomme e di solito il monopattino gira un po' la ruota posteriore a destra o a sinistra. Tuttavia, in tal modo si riduce moltissimo la durata dello pneumatico posteriore. Naturalmente, avendo la ruota in slittamento, non si ha il buon controllo sulla sua direzione. Si deve continuare a tirare dietro la ruota anteriore, che non è bloccata, dunque il deviamento non è molto grande.

La situazione peggiore e molto più pericolosa è quella in cui la ruota anteriore è bloccata. Ve ne accorgete subito. La manifestazione principale è che il monopattino ha immediatamente la tendenza di sbandare a destra o a sinistra. La ruota comincia a tirare in una direzione e contemporaneamente cerca di “sdraiarsi” sulla strada e il manubrio cerca di fuggire nella direzione opposta. Come se il monopattino cercasse di “sdraiarsi” immediatamente e senza compromessi a destra o a sinistra. I motociclisti e i piloti che guidano senza il sistema ABS (ad es. i corridori automobilistici) conoscono bene questa situazione. Di solito, lo pneumatico stride forte, però non contate su questo, perché sulla superficie umida, non asfaltata o ghiacciata, può svolgersi in silenzio.

In tutti e due casi vale che la ruota bloccata rifiuta di girare e continua ad andare dritto. Se bloccate una delle ruote in una curva, la stabilità sarà ancora peggiore così che la ruota bloccata continui ad andare dritto fuori dalla curva. La ruota posteriore cercherà di “sorpassarvi” e lo slittamento della ruota anteriore causerà la caduta immediata. Bloccando intenzionalmente la ruota posteriore in curva potete fermare con “il drifting” elegante, il quale gli automobilisti di cascatore usano spesso, però questo è inopportuno sulle strade e marciapiedi. L'effetto è causato dal fatto che la ruota bloccata non ha la trazione necessaria e si comporta come “sul ghiaccio”.

La reazione corretta in caso del bloccaggio della ruota alla frenatura

È sempre una situazione di tensione, perché è associata alla massima frenata, che di solito ha un motivo di stress in sé. La soluzione è molto innaturale e di solito si fa l'esatto contrario. Spingete il freno fortemente perché il cervello sta urlando: “Fermati, fermati!”. Però l'unica soluzione corretta è quella di rilasciare lievemente il freno. Spesso basta rilasciarlo di uno o due millimetri e il monopattino torna subito alla normalità e anche la sua stabilità ritorna. È importante di rilasciare lievemente quel freno che ha causato il bloccaggio. Dunque, quando è bloccata la ruota posteriore, non rilasciare l'anteriore e viceversa. In teoria sembra molto logico, quasi ovvio, però in pratica e in una situazione stressante tutti facciamo gli errori.

Bisogna stare attenti anche dopo lo sblocco della ruota, la quale riparte, di nuovo ottiene la trazione e cercherà di ritornare alla situazione precedente. Questo può significare che il monopattino si dirige in un altra direzione che ci si aspetta, o che il manubrio è gettato nella direzione opposta. È normale e con un po' di pratica basta “prendere” il monopattino e continuare a frenare. Tutto il processo detto sopra non deve durare più di uno-due secondi. Di solito, è fatto correttamente e “istintivamente” grazie al fatto che il cervello l'ha vissuto prima e sa cosa fare. Se la ruota anteriore bloccata non è subito corretta, il pilota cade di solito a destra o a sinistra.

Non abbiamo altra scelta che fare l'esperienza e avere i nervi saldi. Quasi nessuno riesce a farlo bene la prima volta. Chi non ha mai provato una ruota bloccata probabilmente non ci riuscirà al primo tentativo e cadrà o lascerà troppo il freno rischiando di non frenare abbastanza per evitare l'impatto. Quindi è molto importante di provare la tale frenatura in anticipo in un ambiente sicuro e così prepararsi meglio a una emergenza reale.

Naturalmente, guidare in modo sicuro con la distanza di sicurezza sufficiente è il miglior comportamento. Per fortuna, la maggior parte dei conducenti non fanno esperienza di una tale situazione. Tuttavia, non vuol dire che non dobbiamo essere preparati.

Prevenzione del bloccaggio di ruota

Gli istruttori della guida in moto usano spesso il paragone alla spremitura di limone o arancia. È un buon paragone ed è valido a tutti i freni che usano la leva e sono capaci di bloccare la ruota. Dunque, premete il freno come se spremeste il succo di limone. Decisamente ma anche gradualmente e non troppo veloce. Se già sentite una resistenza forte, può significare che avete già bloccato la ruota o siete vicini a farlo. Nel caso che il monopattino cominci a comportarsi come se la ruota fosse veramente bloccata, rilasciate lievemente la pressione sulla leva del freno di alcuni millimetri. È importante adattare la forza di frenata e il suo sviluppo all'ambiente in cui frenate. Il rischio del bloccaggio di ruota è maggiore su una superficie non asfaltata, umida, fredda o ghiacciata. O se ci sono foglie, polvere, sabbia o altre sporcizie. In tali condizioni bisogna mantenere la distanza più grande e frenare meno rapidamente usando meno forza.

Raccomandazioni per l'allenamento

Se si vuole diventare piloti migliori e lavorare sulla sicurezza, non c'è niente di meglio che esercitarsi in frenate brusche in condizioni di sicurezza. Provate a frenare rapidamente in un luogo sicuro con il buon equipaggiamento, cominciate da basse velocità e cercate gradualmente il momento in cui cominciate a perdere il controllo. Applicate i consigli di cui sopra e vedrete che non è tanto difficile e che inizierete a farlo inconsciamente. Se vi sentite appoggiati all'asta di sterzo, sapete che non avete ancora la posizione giusta e che non state trasferendo abbastanza peso all'indietro e “sulla gamba anteriore”. In più, la ruota può bloccarsi più velocemente sulla superficie non asfaltata, per esempio su una strada di ghiaia riuscite a bloccarlo già alla velocità di 5-10 km/ora. Potete dunque esercitare le vostre reazioni alle velocità sicure. Il detto “Duro sul campo di addestramento, facile sul campo di battaglia” vale anche quando si pratica la frenata d'emergenza. Tuttavia, non dimenticate l'attrezzatura di sicurezza, soprattutto il casco, le scarpe solide e le protezioni.

Tipi di freni di uso frequente e loro specifiche

Tutti i tipi dei freni hanno le loro specificità. Fate la conoscenza dei freni del vostro monopattino al più presto e a volte provate a frenare pienamente in condizioni sicure. Così trovate come si comporta il monopattino quando avrete bisogno di fermarlo rapidamente. Tenete a mente con quale leva frenate la ruota anteriore e con quale la ruota posteriore. È molto importante perché mentre il bloccaggio della ruota posteriore per lo più non causa nessun problema grave e vi fermate velocemente, la ruota anteriore bloccata conduce spesso alla caduta. State attenti soprattutto se usate diversi tipi dei monopattini e sempre tenete a mente che tipo dei freni avete in ogni modello.

Freno elettromagnetico (rigenerativo)

È una meravigliosa tecnologia moderna. Prolunga l'autonomia, non richiede manutenzione ed è capace di frenare sorprendentemente forte, ma la sua curva di frenatura differisce dal classico freno meccanico. La forza di frenata è distribuita diversamente ed è spesso meno efficace a basse velocità. Secondo nostre misurazioni fermate un po' più rapidamente con il freno a tamburo o a disco. Quindi, usando il freno elettromagnetico tenete una distanza più grande e guidate sensatamente. Il vantaggio di questo freno è che il bloccaggio della ruota succede eccezionalmente, e il rischio della ruota bloccata è dunque notevolmente ridotto. Non richiede manutenzione e la curva e la forza di frenata sono sempre uguali anche dopo la frenata ripetuta. Prima di andare in discesa su tale monopattino, controllate se è acceso, perché il monopattino spento non frenerà. Riguarda anche il monopattino totalmente scaricato che non potete più accendere.

Freno a pedale

Di solito si usa ai modelli ultraleggeri, esclusivamente sulla ruota posteriore. Funziona secondo lo stesso principio come i freni sui piccoli monopattini non-elettrici, dove il piede spinge il parafango direttamente contro lo pneumatico e così lo frena. Può sembrare primitivo, ma funziona abbastanza bene e dopo un po' di pratica è possibile bloccare la ruota posteriore e farla sbandare. In questo modo, il monopattino perde la stabilità laterale e quando lo fate in curva, il retro comincia a “sorpassare” il fronte. È necessario abituarsi a questo modo di frenatura essendo più difficile da controllare. Il freno a pedale è utile per aiutare il freno anteriore durante le frenate di emergenza e il rallentamento a basse velocità. Potete frenare più efficacemente trasferendo il centro di gravità il più indietro possibile. Questo metodo di frenata provoca un'usura più rapida della ruota posteriore, che deve quindi essere controllata regolarmente.

Freno a tamburo

Tanti sottovalutano questo tipo dei freni perché i freni a tamburo non si usano più in macchine moderne. Però c'è una grande differenza tra frenare la macchina di 1300 chili e il monopattino di 30 chili. In realtà, il freno a tamburo ha tanti vantaggi rispetto ai freni a disco. Tranne i monopattini estremamente potenti può essere anche una scelta migliore. Il vantaggio del freno a tamburo è in particolare la minore necessità di manutenzione e di regolazione. Rispetto alle biciclette, i monopattini hanno i freni strettamente vicino al suolo. Quindi sono spesso più sporchi, il che può avere l'effetto alla curva di frenatura. Tuttavia, il freno a tamburo è chiuso, quindi è ben protetto dall'ambiente esterno. L'intera regolazione del freno consiste nel serrare la vite di regolazione sulla leva del freno, e anche questa operazione deve essere eseguita solo occasionalmente. Riconoscerete che bisogna serrare la vite quando osservate che, dopo aver premuto la leva dei freni, il monopattino non frena subito, e dunque c'è un movimento della leva che non provoca la frenata. L'intero processo della regolazione dura circa 10 secondi non richiedendo nessun strumento. Questo freno è dunque adatto a quelli che vogliono un monopattino sul quale si mettono e possono guidare senza aver bisogno della manutenzione frequente. Siccome il freno è protetto e chiuso, non c'è il rischio del danneggiamento durante il trasporto, la caduta e simili. Si raccomanda di lasciare il cambiamento del ferodo dei freni agli esperti di servizio. È la migliore scelta per i monopattini con la massima velocità di 40 km/h e per i piloti senza le estreme ambizioni sportive. Nell'uso normale frena ugualmente bene come i suoi concorrenti a disco. Il suo svantaggio è il raffreddamento più debole, non è dunque adatto alla regolare frenata rapida da alte velocità. Più le guarnizioni dei freni sono calde, peggiore è la frenata. In caso di frenate ripetute senza un sufficiente post-raffreddamento, la sua efficacia diminuisce. Un freno a tamburo non è un segno di economia di produzione. Anche i marchi rinomati ricominciano ad utilizzare i freni a tamburo sui modelli urbani, il che è basato su molti anni di esperienza.

Freno a disco meccanico (col cavo)

Il freno a disco è usato quasi dappertutto intorno a noi, in macchine, moto e bici. È il modo di frenatura molto efficace con cui è possibile fermarsi ripetutamente da alte velocità, grazie al buon raffreddamento. Il disco non è coperto e quindi, l'aria lo raffredda bene. La versione meccanica è una soluzione più economica, ma sufficiente alla maggioranza degli utenti. Il suo svantaggio è una risposta del cavo leggermente peggiore rispetto alla trasmissione idraulica della forza frenante, il quale è più efficace e veloce. Il vantaggio principale è il prezzo più basso e la regolazione abbastanza facile - non è necessario controllare il liquido dei freni e spurgarlo. Si regola facilmente come il freno a tamburo, ma deve essere regolato più frequentemente. Uno dei problemi comuni è il disco storto, che nelle versioni più economiche non è costruito per la guida sportiva e la maneggevolezza più dura. La deformazione del disco si manifesta con una frenata irregolare, con “lo scuotimento” della ruota e della leva dei freni e con “il fruscio” del disco durante la guida, anche se non si sta frenando. Il disco può essere deformato il più spesso in modo meccanico, quando poste il monopattino sul fianco e tutto il suo peso si appoggia sul disco. Ciò può accadere anche, ad esempio, quando il disco viene trasportato nel bagagliaio di un'automobile o urta lo spigolo di una parete mentre viene spinto. Può succedere anche dopo il raffreddamento brusco dall'alta temperatura, per esempio, quando il pilota attraversa una pozzanghera con il freno caldo. Un'altra causa comune di arricciamento del disco è quando il pilota effettua diverse frenate brusche, il che fa sì che il disco si surriscaldi troppo e che il pilota rimanga fermo con il freno tirato. In questo modo si esercita una pressione sulla parte superiore del disco, che si raffredda in modo non uniforme e si piega. È quindi sempre consigliabile raffreddare i dischi guidando in modo costante, ad esempio a 20 km/h, senza frenare ulteriormente. Questo vale non solo per i motorini, ma anche per le auto o le biciclette. In generale vale che i freni a disco con il cavo hanno i dischi e le pastiglie dei freni meno forti per mantenere il prezzo basso. Se i dischi si deformano spesso e siete sicuri che questo non è causato dal vostro stile di guida e dalla manipolazione con il monopattino, vi può aiutare far cambiare il disco per un altro dal fabbricante diverso, eventualmente per un disco più grosso.

Freno a disco idraulico

Il freno a disco idraulico è molto simile a quello meccanico, basta dunque far notare le differenze. La differenza principale è che la forza di frenatura non è trasferita dalla leva dei freni tramite il cavo, ma dal liquido dei freni in modo idraulico. Il liquido ha la reazione più veloce e più regolare, essendo incomprimibile. Per questo motivo ci devono essere i componenti di alta qualità il che si riflette sul prezzo. Lo svantaggio è la manutenzione più complessa. È necessario osservare la perdita eventuale del liquido dei freni e ogni tanto cambiarlo completamente come prevenzione. Nel corso del tempo, il liquido può assorbire l'umidità e in questo modo peggiorare le sue proprietà. Il fenomeno pericoloso con i freni idraulici è la presenza dell'aria nel sistema di frenatura. Succede quando una bolla d'aria entra nel liquido. L'aria è comprimibile e la leva dei freni non spinge dunque solo le pastiglie dei freni al disco, ma comprime anche l'aria presente nel sistema di frenatura. Il risultato è una leva del freno "morbida" e una frenata significativamente peggiore. In questo caso bisogna spurgare il sistema di frenatura secondo le istruzioni, di solito mediante la valvola determinata, la quale fa gradualmente uscire l'aria dal sistema mentre premete ripetutamente la leva dei freni. L'aria sta sempre nel punto più alto del sistema, dunque potete spurgarlo abbastanza facilmente. Tuttavia, se non siete sicuri, la soluzione più sicura è visitare l'officina e farvi mostrare il processo. In alcuni modelli dotati dei freni idraulici, l'aria può entrare nel sistema se mettete il monopattino “capovolto”, per esempio durante il trasporto. È meglio dunque trasportare questi modelli con le ruote all'ingiù. State attenti con il nuovo monopattino dopo disfarlo dalla scatola, perché non sapete in che modo è stato trasportato e l'aria può dunque essere presente nel sistema. Per questo motivo, controllate sempre il nuovo monopattino prima di guidare per la prima volta e provate i freni, soprattutto quelli idraulici. Tuttavia, è il più efficace modo di frenatura frenando ripetutamente da alte velocità, perché ha la migliore reazione e vi offre il controllo più preciso sull'effetto di frenatura. Però non tutti i conducenti sono capaci di utilizzarlo pienamente.

Freno a disco ibrido

Abbiamo già parlato abbastanza dei freni a disco, ma dobbiamo menzionare anche i freni ibridi. Sono presenti, per esempio, sul modello SXT Ultimate LITE. Si tratta di un sistema in cui la forza frenante viene trasmessa dalle leve dei freni tramite un cavo che termina nella valvola del freno. Questa valvola è riempita di liquido dei freni, grazie al quale la forza viene trasmessa idraulicamente alle pastiglie dei freni. Può sembrare strano, ma non è certo una cattiva idea. In tal modo si eliminano alcuni problemi, associati alla presenza dell'aria nel sistema di frenatura. Molti modelli soffrono di questo problema, perché il sistema idraulico è più corto e meglio chiuso. Questo sistema combina dunque i vantaggi di due sistemi precedenti e allo stesso tempo minimizza alcuni svantaggi. Tuttavia, il modo di frenatura più efficace, dove si frena ripetutamente da alte velocità, è sempre quello solamente idraulico, perché ha la migliore reazione e offre il più preciso controllo sull'effetto dei freni.

Freni combinati

I freni combinati combinano più tipi dei freni su una ruota. Tuttavia, non si tratta del metodo ibrido cavo/idraulico descritto in precedenza. In genere si tratta di una combinazione di frenata elettromagnetica (rigenerativa) e meccanica. Il vantaggio principale è il risparmio del freno meccanico, in quanto il motore fornisce parte della decelerazione e i freni meccanici si limitano a completare il lavoro. Il loro svantaggio è un minore controllo sul processo di frenata, perché il conducente non ha il controllo su ogni freno separatamente. Controlla solo la parte meccanica e la parte elettromagnetica/rigenerativa è controllata dall'unità di controllo. Di solito, In genere, su questi modelli la forza frenante può essere regolata parzialmente nel menu del display del monopattino. È la buona soluzione per i monopattini il cui obiettivo è il trasporto a lunga distanza senza ambizioni sportive. Il monopattino passa un po' meno tempo in officina e dura più a lungo senza manutenzione.

Freni a V

Sono usati per esempio nel modello Quick 3 dalla Inokim e li conosciamo piuttosto da biciclette di classe media. Questo sistema trasferisce la forza dalla leva dei freni tramite il cavo e si regola in modo simile come il freno a disco meccanico. Però non spinge le pastiglie dei freni al disco, ma le spinge direttamente alla ruota. Così ottenete il controllo visuale di quanto materiale dei freni avete ancora a disposizione. Il loro svantaggio è soprattutto l'aspetto e la loro dimensione – essendo abbastanza grandi sono d'impiccio su una piccola ruota. Sono dunque più convenienti a ruote più grandi. A causa del loro aspetto si usano pochissimo sui monopattini e sono stati sostituiti dai freni a tamburo o a disco.

Un solo freno

Molti monopattini leggeri ed economici hanno un solo freno sulla ruota posteriore o anteriore. Per esempio, il modello ZERO 8 ha il freno solo sul retro e la ruota anteriore non è affatto frenata. Questa soluzione diminuisce il prezzo e il peso del monopattino, ma naturalmente è la soluzione meno sicura. Non c'è ridondanza nella frenata e lo spazio di frenata è generalmente più lungo rispetto ai modelli con entrambe le ruote frenate. Se avete tale monopattino, dovete anticipare e avere una distanza sufficiente per caso di una situazione imprevedibile. Si raccomanda di guidare questi modelli più lentamente e con maggiore attenzione. Le velocità superiori a 20 km/h dovrebbero essere raggiunte solo in presenza di un'ottima visibilità intorno a voi, ad esempio su una lunga pista ciclabile dove non c'è il rischio che qualcuno vi ostacoli la strada.


Curve

La svolta e la guida in curva sul monopattino elettrico dipendono dalla velocità. Alle velocità vicine al camminare non ci sono problemi. Basta girare il manubrio nella direzione di curva e il monopattino gira docilmente nella direzione desiderata. La situazione può velocemente cambiare all'aumento di velocità, quando l'effetto giroscopico delle ruote che girano, la forza centrifuga e l'inerzia entrano nell'equazione.

Ci sono due modi per girare sul monopattino durante la guida. Girando la ruota anteriore con il manubrio e, a velocità più elevate, inclinandosi, come in una moto. Più si va veloci in curva, più è necessario inclinarsi. Non potete battere le leggi di fisica e la forza centrifuga e anche l'inerzia hanno l'effetto sul vostro corpo. Se non vi inclinate e cercate di girare, per esempio, a sinistra, la forza centrifuga inizierebbe a tirare verso destra (fuori dalla curva) e sarebbe difficile rimanere sul monopattino. Inclinandovi verso dentro della curva potete neutralizzare la forza centrifuga e superare la curva in modo sicuro.

All'inizio, l'inclinazione può sembrare innaturale, ma è il modo più sicuro per passare la curva. L'inclinazione agisce contro la forza centrifuga, la quale ha l'effetto sul monopattino e sul pilota e aiuta a mantenere la ruota premuta contro la strada. Girando velocemente in curva è necessario inclinare il monopattino ai simili angoli in cui si inclinano i motociclisti. Tuttavia, la regola è: superare la curva a basse velocità è la migliore opzione.

Postura corretta in curva

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L'angolo d'inclinazione è uguale per entrambi, il pilota e il monopattino. I conducenti con esperienza possono inclinarsi ancora di più di come è inclinato il monopattino e in questo modo mantenere più piccolo angolo del monopattino. Questo modo si usa per la guida sportiva, ma è raccomandato che i principianti mantengono lo stesso angolo com'è quello del monopattino. Al contrario, se il monopattino è inclinato più del conducente, è pericoloso, perché in questo modo il rischio dello sbandamento delle ruote aumenta.

Le mani sono liberamente posizionate al manubrio, il conducente non si appoggia al manubrio né lo tira.

Le gambe sono una dietro all'altra (mai una accanto all'altra) perché, in questa posizione, il corpo ha migliore stabilità in caso del bisogno di frenare. Non è necessario avere i piedi uno accanto all'altro perché inclinandoci compensiamo la forza centrifuga.

La ruota ha la direzione in avanti e passando per la curva non cambiamo il suo angolo.

Frenare e accelerare

È pericoloso frenare o accelerare in curva, perché altre forze, che agiscono contro la direzione di marcia, si aggiungono alla forza centrifuga. Anche un tocco delicato sulla leva dei freni durante l'inclinazione va provocare che il monopattino cercherà di cambiare la sua inclinazione e continuare ad andare dritto – via dalla curva. È dunque migliore, notevolmente per i principianti, evitare di frenare o accelerare in curve. Se dovete iniziare a frenare in curva, preparatevi che il monopattino aumenta la pressione per poter continuare ad andare dritto via dalla curva. Sarà necessario di forzarlo a continuare nella curva desiderata – i.e. gradualmente inclinarsi ancora di più verso dentro della curva. Quando smettete di frenare, sarà necessario diminuire l'inclinazione. Se riuscite a bloccare la ruota anteriore in curva, probabilmente cadete subito a causa dello slittamento sottosterzo. È dunque necessario gestire il freno con prudenza. L'ideale sarebbe non frenare affatto in curva. Il bloccaggio della ruota posteriore porta al fatto che la ruota cercherà di uscire subito dalla curva e continuare ad andare via (lo slittamento sovrasterzo), il che si manifesta con la sensazione che la ruota posteriore cerca di “sorpassare” la ruota anteriore. Basta rilasciare lievemente il freno posteriore e il monopattino ritornerà alla normalità e continuerà a svoltare. In generale vale che è più sicuro frenare in curva usando il freno posteriore di quello anteriore. Tuttavia, la soluzione migliore è andare a tale velocità in cui siete sicuri di non aver bisogno di frenare in curva. Anche se riuscite a salvare la situazione con lo slittamento in curva in modo che rilasciate lievemente il freno, il quale ha causato lo slittamento, dovete fare conto che nello stesso momento in cui la ruota riprende l'aderenza, cercherà di "lanciarvi" nella direzione opposta - cd. calcia, il che può causare lo slittamento secondario nella direzione opposta. Comunque, questo slittamento è meno forte e dura meno lungo, perciò è più facile di riuscire ad affrontarlo.

Superficie di curva

La superficie di strada è molto più importante per il passaggio sicuro per la curva che la condizione della superficie di strada quando andate dritto. Infatti, gli pneumatici devono contrastare la forza centrifuga per mezzo della frizione sulla superficie di strada. Quando la frizione non è sufficiente per compensare tutte le forze che agiscono nella direzione fuori di curva, le ruote cominciano a sbandare e segue la caduta. Quindi nella direzione di marcia potete andare alla stessa velocità sia sulla strada umida sia sulla strada secca, e non succede niente. Però se passate per la curva, in cui andate nella siccità senza problemi, sulla superficie umida l'aderenza degli pneumatici può essere insufficiente e potete cadere con il monopattino sul fianco, con il manubrio diretto verso dentro della curva. È molto difficile stimare il limite preciso di quello che gli pneumatici sono ancora capaci di fare. Inoltre, è individuale per ogni monopattino e conducente. Con peggiori condizioni stradali (umidità, asfalto freddo, polvere/ghiaia sulla strada e simili) è meglio curvare a basse velocità. Se dentro della curva ci sono alcuni dossi, buche etc., l'unica reazione ragionevole è, di nuovo, ridurre la velocità. Infatti, le buche e i dossi possono causare che la ruota anteriore viene buttata giù e comincia a oscillare, eventualmente perde completamente la sua aderenza. Questi consigli sono validi anche quando andate dritto, perché non sapete mai quando dovrete evitare un ostacolo inaspettato.

Counter-steering (controsterzo)

Può sembrare illogico, ma la più veloce opzione per svoltare bruscamente sul monopattino in moto è: all'inizio girare lievemente il manubrio in senso opposto del vostro percorso previsto e dopo puntarlo dritto. I motociclisti conoscono bene questa tecnica. Con un po' di pratica tutti ci prendono gusto. Girando brevemente il manubrio girate fluentemente il monopattino nella direzione opposta di quella del manubrio. Il monopattino comincerà dunque a svoltare proprio nella direzione opposta all'impulso iniziale. Poi basta puntare il manubrio dritto e il monopattino gira alla direzione desiderata. È più conveniente perché il monopattino si inclina da solo e basta copiare il suo angolo di inclinazione. È una tecnica di guida avanzata e consigliamo di provarla solo avendo lo spazio sufficiente intorno a voi e l'attrezzatura di sicurezza. Quest'effetto non si dimostra a basse velocità e il monopattino comincerà a svoltare nella direzione in cui il manubrio è diretto. Tuttavia, più si va veloci, più l'effetto è forte. Pertanto, è necessaria l'abitudine e la pratica per ottenere una buona stima di quanto forte sia l'impulso di cui il monopattino avrà bisogno e a quale velocità.

Il conducente gira il manubrio lievemente a sinistra.

Il monopattino si inclina a destra.

Il conducente ritorna alla posizione neutrale, cioè la ruota è di nuovo orientata in avanti.

La forza centrifuga agisce contro la forza gravitazionale.

  • Fisica dietro l'inclinazione

    Perché l'inclinazione del monopattino non causa la sua caduta, anzi il monopattino comincia a svoltare?

    Se il monopattino fosse fermo, inclinandosi semplicemente cadrebbe, perché l'unica forza che agisce sul monopattino sarebbe la gravitazione e il suo centro di gravità, dunque, si ritroverebbe al di fuori della sua base. Tuttavia, visto che il monopattino si muove a velocità non trascurabile, questa velocità causa che il monopattino sta in su (grazie all'effetto giroscopico delle sue ruote che girano) e inclinandosi svolta (grazie all'effetto della precessione giroscopica), mentre l'inclinazione equalizza la forza centrifuga. Quando cominciate a girare la ruota che già gira, questa ruota si inclina verso dentro di una curva immaginaria grazie alla precessione giroscopica. Se immaginiamo il contrario, quindi che all'inizio incliniamo la ruota, che gira, verso la curva immaginaria, grazie allo stesso effetto la ruota comincia a svoltare verso dentro.


    Perché tutti i veicoli a due ruote devono inclinarsi in curva?

    Per mantenere l'equilibrio contro la forza centrifuga, la quale agisce sempre all'infuori dalla curva e il monopattino con il conducente la compensano grazie all'inclinazione nella direzione opposta. L'equilibrio tra la forza gravitazionale e la forza centrifuga assicura la stabilità e il conducente non cade malgrado l'inclinazione (se il conducente si inclinasse essendo fermo, cadrebbe). Maggiori informazioni su questo fenomeno fisico troverete su questa pagina Wikipedia e i dettagli sulla precessione giroscopica troverete su questo link. Dal punto di vista del conducente, è necessario accettare che se vuole svoltare ad una velocità più alta, dovrà inclinarsi corrispondentemente, e se il conducente si inclina meno, il monopattino dovrà inclinarsi ancora di più, il che non è il modo sicuro per svoltare.


Terreno e le condizioni difficili

Guidare nel terreno e nelle condizioni difficili può essere una sfida anche per i piloti con esperienza. Per questo motivo, ci sono alcuni consigli che possono aiutare a aumentare la vostra sicurezza e dunque anche la gioia di guida.

Superficie bagnata o umida

La maggior parte dei monopattini non sono ufficialmente resistenti all'acqua, nemmeno all'acqua corrente. Le istruzioni indicano chiaramente di non guidare in tali condizioni. Non solo per la propria sicurezza, ma anche perché il danneggiamento causato dall'acqua non è l'oggetto del reclamo, e la nuova elettronica o la batteria sono care. Quindi non guidate sulla superficie bagnata. In Slovacchia esiste il modello ALADIN, una buona fonte delle previsioni del tempo a breve termine, fornito dall'Istituto slovacco idrometeorologico (SHMÚ). Nella Repubblica Ceca potete provare il modello ALADIN fornito dall'Istituto ceco idrometeorologico (ČHMÚ). Il servizio koponyeg.hu è disponibile in Ungheria. In generale, il server Yr.no (la pagina web dell'Istituto norvegese di meteorologia) fornisce le previsioni relativamente precise per i territori di CZ, SK, HU e UK (Ucraina). Se è già l'umido alla mattina, o le previsioni indicano la pioggia durante il giorno dato, è più sicuro, per voi e anche per il vostro monopattino, scegliere un altro modo di trasporto.

Nel caso delle previsioni errate o quando la pioggia vi sorprende durante il viaggio, la cosa più sensata da fare è nascondersi sotto un tetto, attendere la fine della pioggia, chiamare il taxi o camminare verso la più vicina fermata e usare i mezzi pubblici. Non è una vergogna, ma un aumento della vostra sicurezza e della longevità del vostro monopattino.
Attenzione!

Se decidete di ignorare le informazioni di cui sopra, rischiate di violare la garanzia e anche la vostra sicurezza personale. Quando, malgrado tutto, dovete guidare, vi consiglio di rallentare considerevolmente.

Il monopattino frenerà male e soprattutto svolterà molto peggio del solito. Nella curva, in cui siete abituati ad andare a 30 km/h, rallentate in pioggia al massimo a 10 km/h, perché la mistura di acqua e polvere o foglie cadute è molto scivolosa. E non parlo di olio motore, che arriva dall'asfalto su, sulla superficie di strada a causa dell'acqua. Oltre a velocità più bassa non dimenticate di accendere le luci, anteriori e posteriori, perché gli altri partecipanti del traffico affrontano la scarsa visibilità e forse non si accorgono di voi neanche al giorno. Se decidete di continuare a guidare, fermatevi per un attimo e controllate se il connettore di ricarica del monopattino è chiuso correttamente, lo stesso vale per il connettore USB sul display se lo avete sul monopattino. L'acqua penetra spesso nei componenti elettronici perché i conducenti non chiudono bene i connettori dopo il caricamento.

Alcuni monopattini possono sopravvivere l'acqua corrente, ma quasi nessuno è in grado di gestire l'immersione o le forti correnti. Rendetevi conto che il vostro monopattino (salvo poche eccezioni) non è adatto alla guida sotto la pioggia o su una strada bagnata. Rischiate i danni permanenti all'elettronica che forse non si manifestano subito dopo un lungo viaggio sotto la pioggia. Infatti, l'acqua penetra nei componenti elettronici in piccola quantità che aumenta l'umidità e inizia il processo dell'ossidazione. Possono passare settimane prima che si manifesti un malfunzionamento. Guidare attraverso le pozzanghere è la cosa più pericolosa, perché a velocità elevata spesso non si riesce a vedere la loro profondità o cosa c'è sul fondo. Ci può essere una buca profonda o foglie incollate che causano lo slittamento. Una volta attraversata una pozzanghera, non si tratta più di acqua corrente, ma di acqua pressurizzata che può facilmente penetrare all'interno del monopattino attraverso le guarnizioni. Allo stesso tempo questo comporta l'immersione per cui nemmeno i monopattini con maggiore resistenza ad acqua sono certificati. Pertanto attraversare una pozzanghera è una pessima idea per tutti i monopattini. Guidare sotto la pioggia o poco dopo è una pessima idea riguardo alla sicurezza di guida e sulla maggior parte dei monopattini anche dal punto di vista dell'affidabilità di lunga durata e delle condizioni di garanzia. Pertanto, è generalmente consigliabile evitare di guidare su strade bagnate e, se ciò non è possibile, andare molto più lentamente e sempre fuori dalle pozzanghere. Per non parlare del fatto che la maggior parte dei monopattini non è dotata di parafanghi funzionali, per cui lo sporco della strada si ritroverà poi sulla vostra schiena.

Dopo un eventule giro sulla superficie bagnata, è necessario controllare tutti i connettori e lasciare il monopattino a seccarsi. In nessun caso non connettete il caricabatteria finché il monopattino non è completamente secco.

Se notate sul vostro monopattino qualcosa di insolito dopo un giro sotto la pioggia o sulla superficie umida, o sentite uno strano ronzio o un altro rumore, spegnete subito il monopattino e portatelo in officina. Se l'acqua ha penetrato nei componenti elettronici, può provocare un pericoloso cortocircuito, incendio o danneggiamento dell'intero sistema di frenatura elettromagnetica. È necessario prestare attenzione anche ai monopattini certificati contro l'acqua corrente, poiché le guarnizioni possono essere danneggiate da vibrazioni prolungate, esposizione all'aria, sale stradale, ecc. Inoltre, quando si attraversa una pozzanghera a velocità elevate, non si può più parlare di acqua corrente, perché l'acqua che schizza via dalla ruota ha una pressione notevolmente superiore a quella della normale pioggia.

Per vedere le reali conseguenze della penetrazione dell'umidità nel monopattino, leggete la sezione sul caricamento e sulle batterie, in particolare la sezione sugli effetti di umidità.

Guidare sulla superficie non pavimentata

Se il vostro monopattino è stato progettato per queste condizioni, potete tranquillamente guidare su superfici non pavimentate, ad esempio strada di campo, erba, strada forestale e simili. I monopattini particolarmente adatti per queste superfici sono quelli dotati della sospensione, degli pneumatici appropriati (esistono: gli pneumatici stradali, semi-off-road e off-road), della potenza sufficiente e con le dimensioni di ruote di 10 pollici e più. La guida fuori strada è molto divertente e istruttiva perché permette di trovare più facilmente i propri limiti e i limiti del monopattino. Se avete il monopattino adatto, si tratta di un modo fantastico per trascorrere tempo con amici.

Il principio fondamentale per la guida sulla superficie non pavimentata è lasciare il monopattino a scegliere il percorso da solo. Se stringete il manubrio e ci trasferite il peso, peggiorate la vostra stabilità a cadrete più facilmente. Non spingete contro il manubrio. Tenetelo leggermente e lasciatelo a “ballare” nelle vostre mani. Se vi sorprendete a essere appesi all'asta di sterzo o che la spingete e stringete il manubrio, provate a rallentare e rilassarvi un po'. Vedrete che quando date il corso libero al vostro monopattino, sceglierà da solo un percorso più stabile. Ovviamente dovreste avere l'attrezzatura di sicurezza di buona qualità, indossare il casco, le scarpe solide e le protezioni. Quando si va in fuoristrada, è meglio non andare da soli, ma portare con sé un amico. Se cadete o danneggiate in qualche modo il vostro monopattino, il vostro amico vi aiuterà e non dovrete tornare dal bosco da soli e spingere un pesante monopattino per 20 km. Per non parlare del primo soccorso eventualmente necessario dopo una caduta.

Se la superficie è molto smossa, trasferite più del peso all'indietro e alleggerite leggermente la ruota anteriore. Questo vi aiuterà ad andare più fluentemente, particolarmente se avete il monopattino con due motori o la trazione posteriore. Sembra un po' non intuitivo, ma grazie al trasferimento del centro di gravità più all'indietro la ruota anteriore smette di affondarsi così profondamente nel terreno e avrà migliore trazione e stabilità.

Scendendo da un pendio ripido è bene trasferire il più peso possibile all'indietro, in modo simile alla frenata rapida. Se basta usare il freno posteriore per frenare in discesa, è molto più sicuro che usare contemporaneamente anche il freno anteriore. Lo slittamento eventuale non provoca la caduta. Se il monopattino va troppo veloce sebbene freniate con il freno posteriore, cominciate a frenare anche con il freno anteriore. Se la ruota comincia a slittare e il monopattino continua ad accelerare, è meglio non aspettare altro aumento di velocità e semplicemente saltare giù. Meglio adesso che andando ancora di 20 km/h più velocemente.

Salendo su un pendio ripido bisogna trasferire il più peso possibile in avanti, in modo simile all'accelerazione rapida. Preparatevi al fatto che la ruota può fermarsi e cominciare a slittare sul posto e che non riuscite a salire in cima. In questo caso è consigliabile rilasciare la leva dell'acceleratore, saltare giù, tenere il monopattino per il manubrio, girarlo lentamente e andare in discesa. In particolare, se avete (anche) la trazione della ruota posteriore, è necessario rilasciare la leva dell'acceleratore prima di saltare giù affinché il vostro monopattino non faccia “un'impennata” e non si liberi con uno strattone dalle vostre mani, eventualmente non vi trascini dietro di sé.

A volte bisogna semplicemente resistere, anche se il monopattino sotto di voi un po' “balla”, e dare gas. In conseguenza il monopattino riprende spesso la stabilità e riuscite a passare per questo luogo. È inutile arrivare agli estremi. È sempre valido che è meglio non passare per un luogo che finire con il monopattino danneggiato o lesioni personali.
Sulla superficie non pavimentata conviene a volte abbassare la pressione degli pneumatici, perché in questo modo ottenete più grande area di contatto tra il terreno smosso e lo pneumatico. Lo fate solo sulla superficie smossa a basse velocità e solo leggermente per non rischiare la foratura. Se il terreno diventa dopo più solido, ricordatevi di gonfiare le gomme, per esempio con un piccolo compressore dotato della propria batteria.

Tuttavia, non bisogna esagerare e tenere sempre a mente che il monopattino non è una moto da fuoristrada e non è stato progettato per una gestione ruvido dell'off-road. Per esempio, se saltando danneggiate il forcellone, i cuscinetti o la sospensione, non sarà accettato come un reclamo in garanzia e dovrete pagare la riparazione. Infatti, il produttore sa esattamente quanto può sopportare ogni componente e, secondo il tipo del danno, riconoscerà a prima vista se l'ammortizzatore è andato fino in fondo, o quanta forza agiva sul forcellone.

Guidare al buio e con la nebbia

Non ho mai visto un monopattino a cui basterebbero le luci standard per guidare rapidamente e a lungo nelle condizioni di scarsa luminosità. La maggior parte delle luci “di serie” sui monopattini sono addetti piuttosto a farvi visibili agli altri che permettervi a vedere bene al buio ad alta velocità. Pertanto, vi consiglio vivamente di non affidarvi esclusivamente all'illuminazione di serie e di investire in un sistema di illuminazione supplementare di buona qualità, con alimentazione indipendente, per i viaggi più lunghi al buio. Se lo prendete sul serio, comprate due tali sistemi di illuminazione. L'indipendenza delle luci supplementari aumenta considerevolmente la vostra sicurezza di guida durante la notte. Di solito, c'è abbastanza spazio sul manubrio e anche se no, non dimenticate che potete attaccare altri supplementi all'asta di sterzo. Un ottimo supplemento può essere il casco dotato delle luci, eventualmente degli indicatori di direzione, e anche le luci lampeggianti posteriori utilizzate tipicamente dai ciclisti, le quali potete attaccare ai vestiti o allo zaino.

Se si guida nella nebbia, leggere anche la sezione relativa alla guida su superfici bagnate, poiché queste saranno sicuramente più umide del solito.

Guidare con un carico

Che sia la vostra spesa, il laptop o un sacco di sabbia comprato a BigMat, il peso mal disposto influisce sempre sulla vostra guida. La peggiore soluzione è appendere cestini o borse sul manubrio. Certo, il manubrio è capace di portare una piccola spesa di alcuni chili, ma la vostra stabilità sarà peggiorata a causa dell'inerzia. Basta voltare a sinistra e il contenuto del cestino o tutta la borsa vi tirano a destra a causa dell'inerzia. Questo può portare alla oscillazione della ruota anteriore. Non è niente di piacevole né sicuro perché non avete il controllo sul centro di gravità, che si sposta continuamente da un lato all'altro. Dunque, qualsiasi carico appartiene allo zaino che avete sulla schiena. Lì, è più stabile, non vola da un lato all'altro in curve e lo controllate insieme alla posizione del vostro corpo. Siate anche attenti a non superare il limite di peso del vostro monopattino perché in questo caso le guarnizioni, l'ammortizzatori e altri componenti soffrono moltissimo. In caso di più grandi irregolarità sulla strada, alcuni pezzi del monopattino possono spezzarsi.

Temperature basse

Le basse temperature non costituiscono un motivo per non usare il monopattino elettrico, se c'è siccità. Molti piloti guidano tutto l'anno ed è bene. Bisogna vestirsi adeguatamente, prendere sicuramente i guanti grossi perché le dita intirizzite non sono così forti e precise per comandare i freni. Il casco ha la precedenza sul berretto. Dunque, se non riuscite a indossare il berretto sotto il casco, comprate un casco isolato. Tenete a mente che, anche se le temperature basse non danneggiano le batterie Li-Ion, rallentano alcuni processi all'interno e quindi non potete usare tutta la capacità di batteria. Se lasciate il vostro monopattino fuori al freddo, non andrà così lontano del solito. In inverno rigido, l'autonomia può essere minore di 30-40% rispetto all'estate. Dovete prendere in considerazione la capacità inferiore in modo che non finiate a metà strada con la batteria scarica.

Bisogna anche rendervi conto che non avete gli pneumatici invernali come le macchine. È dunque probabile che la miscela dello pneumatico sarà molto più dura che in estate. Questo fatto provoca lo spazio di frenata più lungo e una peggiore aderenza in curve. Guidate dunque più lentamente. Vi raccomando di leggere anche la sezione sulla guida sulla superfice bagnata e sotto la pioggia. Riguarda anche l'inverno - se c'è umidità o fa freddo, meglio è non usare il monopattino per diversi motivi. Ovviamente, il monopattino non frenerà affatto sul ghiaccio e se proverete a voltare, di regola cadrete. Se in inverno arrivate su una superficie ghiacciata (ad es. pozza ghiacciata), l'unica cosa da fare per non cadere è continuare ad andare nella direzione in cui siete andati prima di arrivare su questa superficie. Non vi aiuta neanche frenare, tanto meno provare a cambiare la direzione di marcia.

Techniche e strategie

Anticipazione e la guida difensiva

Guidare in modo difensivo significa usare le tecniche e strategie che minimizzano il rischio e aiutano ad evitare gli incidenti, soprattutto per mezzo dell'anticipazione delle situazioni pericolose. Questa tecnica di guida ha lo scopo di proteggere la vita, il tempo e i soldi malgrado le condizioni circostanti e il comportamento dell'altra gente. Tale guida richiede di più che conoscere solo il codice stradale e la tecnica di guida giusta. L'obiettivo è che il conducente prevede delle situazioni pericolose causate non solo dalle condizioni circostanti ma anche dagli errori degli altri piloti o pedoni. Come se guidaste con aspettativa che tutti gli altri faranno certamente un errore.

I principi fondamentali di questa tecnica sono:

  • Controllare la propria velocità.
  • Anticipare il più possibile e aspettare l'improbabile.
  • Stare attento e concentrato, non distrarsi.
  • Prepararsi per tutti i tipi di azioni e reazioni degli altri piloti, motociclisti o pedoni.
  • Non aspettare dagli altri che faranno quello che fareste voi al loro posto.
  • Seguire e rispettare gli altri partecipanti del traffico (piloti, pedoni ecc.).
  • Mantenere la distanza sicura.
  • Cambiare la tecnica di guida in funzione delle condizioni del tempo e della qualità di superficie di strada.
  • Aggiustare la velocità prima di svoltare per non dover frenare in curva.
Guida difensiva

Tutto ciò che serve per una guida sicura è nella vostra testa.

Se prestate attenzione a tutto e tutti intorno a voi, comincerete ad anticipare meglio e rallentare ancora prima di scoprire che dovete fermarvi completamente. Non andate mai a coppia su un monopattino. Il monopattino elettrico è molto sensibile all'equilibrio e voi non avete nessun controllo sul vostro passeggero. I monopattini non sono stati costruiti per questo e anche un piccolo errore (non deve essere per forza il vostro errore) può provocare una grave caduta. Per guidare il monopattino avete bisogno di tutte e due mani! Non provate a guidare con una sola mano, per esempio telefonare guidando, perché se la ruota anteriore comincia a oscillare, non riuscite a fermarlo tenendo il manubrio in modo asimmetrico (l'autore del testo parla per esperienza personale).

Guidate con empatia e comprensione degli altri intorno a voi. La strada non è solo la vostra, allora spartitela con gli altri. È sempre meglio andare più lentamente che più velocemente. Anche quelli che hanno paura dei monopattini elettrici vi ringraziano. Guidate dunque in modo responsabile e sensato. L'adrenalina non appartiene alle strade o ai marciapiedii. La cosa più importante è sempre tornare a casa sani e salvi e non ferire o mettere in pericolo nessuno. Guidate sempre a tale velocità che vi permetta di fermare a una distanza visibile per voi.

Non guidate in stato di ebbrezza. È molto allettante andare a prendere una birra con amici e, invece di prendere il taxi, andare a casa sul monopattino. Però allo stesso modo come al volante, l'alcool peggiora la vostra percezione e il tempo di reazione anche al manubrio del monopattino.
Comportamento al volante

In generale vale che il carattere della persona si manifesta anche nel comportamento sia al volante sia sul monopattino elettrico. Dunque, già da lontananza si vede chi è chi, solo secondo il suo modo di guida. E voi, che tipo di persona siete?

Guidare tra la gente

Quando il monopattino va sul marciapiede o tra la gente, non dovrebbe sorpassare la velocità del camminare e minacciare qualcuno. Il pedone ha sempre la precedenza, ha diritto al marciapiede e voi siete, in questo caso, l'intruso. Rassegnatevi a questo fatto, tenetelo a mente e rispettate il diritto dei pedoni a usare il marciapiede come vogliono. I piloti che passano strettamente i pedoni o li sorpassano sono arroganti e privi di riguardo verso i pedoni. In più, minacciano non solo loro stessi e quelli dintorno ma anche il futuro dei monopattini elettrici. Non vogliamo tra di noi tali conducenti che non dovrebbero guidare né monopattini elettrici né macchine! Vi piacerebbe se qualcuno, guidando senza scrupoli, spaventasse vostra nonna, che va tranquillamente dal supermercato con la spesa? Rendetevi conto che il monopattino elettrico è molto silenzioso, ancora di più che i pattini o la bici, e i pedoni non devono abituarsi ai conducenti dei monopattini che sfrecciano così velocemente come macchine, ma sui marciapiedi. I pedoni hanno diritto a non prestare attenzione ai loro dintorni, guardare i loro cellulari, camminare con aria pensosa, con gli auricolari nelle orecchie, o solo cambiare all'improvviso la direzione di camminare quando si ricordano di aver dimenticato il portafoglio a casa. Ricordatevi che la parola marciapiede indica il camminare. E non andare in bici o sul monopattino.

La legge è chiara: Il monopattino elettrico non deve trovarsi sul marciapiede se va più velocemente che a passo d'uomo. Non parliamo solo della legge, ma dobbiamo renderci conto che il principio vale anche secondo il buonsenso. In nessun caso non propago né raccomando guidare sul marciapiede. Tuttavia, la condizione delle nostre piste ciclabili, strade e anche il modo di pensare dei conducenti delle macchine vi possono costringere ad andare sul marciapiede. Per un caso ipotetico, secondo cui andreste più velocemente che a velocità del camminare, ho preparato alcuni consigli come farlo il più sicuro possibile.

Guidate sempre supponendo che gli altri pedoni non vi vedono finché non siete veramente sicuri che vi vedono e soprattutto vi percepiscono.
Se sorpassate qualcuno avvertitelo con il campanello in anticipo, affinché la persona non si accorga di voi all'ultimo momento. Altrimenti rischiate che si spaventa e reagisce in modo imprevedibile. Raccomando anche di aggiustare la velocità ed essere più attenti sorpassando i pedoni. Tenete a mente che soprattutto i bambini e gli animali domestici si comportano in modo imprevedibile. Se il pedone si scosta ringraziatelo.

Guidate sempre in tal modo che riuscite a fermare in sicurezza prima il più vicino punto da dove può apparire un pedone.

Questi punti possono essere:

  • Angolo di un edificio

    dietro cui non vedete e da dove un corridore, bambino o cane possono apparire.

  • Uscite di edifici

    La cosa più pericolosa è una porta aperta o che si apre verso l'interno, dunque vi accorgete del fatto che qualcuno apre la porta all'ultimo momento.

  • Macchine parcheggiate

    attraverso cui non vedete. In qualsiasi momento un pedone, bambino o animale da compagnia possono apparire correndo da dietro di una macchina parcheggiata.

  • Panchine su cui qualcuno siede.

    La persona non deve accorgersi di voi e stende le gambe o all'improvviso si mette a correre.

  • Sottopassaggi

    da cui può apparire non solo un pedone ma anche una macchina che non si aspetta la vostra velocità.

  • Uscite di parcheggi

    soprattutto di quelli sotterranei. I conducenti non si aspettano che qualcuno veloce li entra in strada, la loro attenzione è abbassata a cause del difficile comando della macchina.

  • Passaggi pedonali

    anche se passate col verde. Attenzione, il pilota non può prevedere che qualcuno sfreccerà attraverso il passaggio più velocemente che a passo d'uomo. I passaggi più pericolosi sono quelli dove il pilota volta a destra o sinistra e in più va col verde. Se qualcuno vi investe in questa situazione, non dovete dargli la colpa sebbene andiate col verde.


Guidare tra le macchine

Cominciamo col fatto che avete diritto ad andare tra le macchine. Devono rispettarvi allo stesso modo come rispettano i ciclisti, gli scooteristi o i motociclisti. Tuttavia, se succede qualcosa, siete più vulnerabili perché a differenza del conducente di macchina, le lamiere e gli airbag non vi proteggono. Se volete guidare sulle strade, studiate accuratamente il codice stradale, soprattutto se non avete la patente di guida. Siccome sulla strada siete la specie in pericolo, l'ultima cosa che volete è di non rispettare una norma o essere incerti. Dovete sempre sapere senza dubbi chi ha la precedenza nella situazione data e in generale, come comportarsi nel traffico. Su Internet, troverete tantissimi test sulle conoscenze degli incroci ed è sempre bene guardarli e provare se conoscete tutto.

Se andate sulla strada tra le macchine, aspettatevi che un'auto giri a destra e vi attraversi la strada senza usare l'indicatore di direzione o aspettare che la sorpassiate da destra. Non tutti i conducenti guardano nello specchietto retrovisore, inoltre in quello a destra. È così e basta e dovete aspettarselo nel vostro proprio interesse.

Quando andate accanto a una macchina e questa comincia a frenare, frenate anche voi, invece di essere felici di poter sorpassarla. La macchina frena sempre per un certo motivo. Forse dà la precedenza a un pedone prima del passaggio o un cane corre attraverso la strada. Se non rallentate anche voi, rischiate di sbattere contro quello davanti a cui la macchina ha frenato.

Non usate gli auricolari perché nel traffico dovete sentire che cosa succede intorno a voi. Se non siete capaci di fare a meno della musica, usate gli auricolari che lasciano passare i rumori di strada.

Date la precedenza a quelli che l'hanno ma non contate sul fatto che vi danno la precedenza quando la dovete avere. Guidate dunque con umiltà e con la distanza sufficiente affinché tutti giungano in sicurezza nella destinazione del loro viaggio.

Se andate dietro una macchina mantenete sempre la distanza sufficiente - per caso di dover frenare all'improvviso. Il veicolo davanti a voi può avere migliori freni o voi potete reagire più lentamente.

Se andate in più persone non andate uno accanto all'altro. In primo luogo, è contro il regolamento, ma soprattutto contro il buonsenso. Meno spazio lasciate agli altri per sorpassarvi, più stretto sarà il sorpasso.

State attenti alle buche sulla strada o ai tombini aperti o semiaperti. Sulle strade sono comuni buche grandi e profonde (soprattutto in primavera), così come tombini con ampi fori per il drenaggio di acqua. La ruota di macchina o motocicletta non ci entra, ma la ruota di un piccolo monopattino spesso rimane incastrata. Passando attraverso tale buca potete cadere, il che è più pericoloso quando c'è una macchina dietro di voi. Dunque, in questa situazione non rischiate, frenate un po' e aggirate la buca usando il marciapiede o semplicemente rallentate. Così costringete a rallentare anche la macchina dietro di voi. È meglio che rischiare la caduta ad altra velocità. È meglio se un conducente vi sgrida (e voi avete lo stesso diritto di usare la strada che lui) che cadere ad una velocità di 40 km/h. Se non avete minacciato nessuno e un conducente comincia a sgridarvi solo perché lo avete fatto rallentare per la vostra sicurezza, spiegategli che dovrebbe piuttosto ringraziarvi che andate sul monopattino. Se non foste in monopattino, sareste seduti in auto e l'ingorgo mattutino sarebbe ancora peggiore, per non parlare dell'impatto ambientale. Se andasse anche lui sul monopattino, forse verrebbe al lavoro prima e di buon umore.

Se sorpassate le macchine ferme o andate vicino alle macchine parcheggiate sul marciapiede, tenete a mente che in qualsiasi momento qualcuno può aprire la porta di macchina senza guardare nello specchietto retrovisore. Succede per esempio in congestione dove i bambini possono decidere di scendere perché possono arrivare a scuola più velocemente a piedi. All'improvviso la porta si apre proprio davanti a voi e non avete nessuna possibilità di frenare. Vi mantenete dunque il più lontano possibile da macchine e soprattutto non guidate troppo velocemente. Comunque, arriverete probabilmente alla vostra destinazione molto prima dei conducenti cui sorpassate.

Frenate un po' se vedete un autobus fermo sulla fermata o vicino al marciapiede. Non si può mai sapere chi sta per sbucare da dietro e, dato che non si può essere ascoltati, quella persona potrebbe non rendersi conto di quanto sia stupido correre davanti a un autobus fermo.

Ammettete che ogni tanto i conducenti di macchine non usano gli indicatori di direzione. Vi aspettate sempre che la macchina può frenare bruscamente e cominciare a svoltare, per esempio quando il conducente si ricorda che questa è la svolta giusta. I vostri freni non sono capaci di frenare così velocemente e se la macchina vi incrociasse la strada all'ultimo momento, forse non riuscireste a frenare in tempo. Dunque, anticipate e siate pronti per la frenata di emergenza.
Non pensate che il conducente possa vedervi. Anche se vedete che vi guarda, non significa necessariamente che vi percepisca davvero - basta che il sole o la macchina, che va in senso contrario in scarsa visibilità, lo abbaglino per un attimo. Quindi, aspettate sempre fino al momento in cui vedete che rallenta o fa lampeggiare per mostrare di lasciarvi passare. Può sembrare che vi guarda ma in realtà può mandare un messaggio a casa che farà tardi alla cena.

Quando vi avvicinate al passaggio andando sulla strada, rallentate sempre e siate pronti a frenare anche se non c'è nessuno sul passaggio. All'ultimo momento, un altro conducente del monopattino può correre attraverso il passaggio, il quale ha fretta e non pensa alle conseguenze eventuali. Se andate vicino a una macchina e questa frena, frenate sempre anche voi, perché il conducente della macchina può dare la precedenza a qualcuno cui non vedete dal vostro angolo di visione. Molti incidenti succedono proprio in modo che la macchina nella corsia sinistra frena e dà il passo a un pedone, mentre la macchina nella corsia destra non se ne rende conto e continua. Dopo il pedone gli entra di corsa sulla strada all'ultimo momento perché non si hanno visti a causa della macchina nella corsia sinistra. La stessa disgrazia può succedere a voi anche sul monopattino. Dunque, riflettete sempre sul fatto perché qualcun altro frena.


Angoli, uscite, curve

La seguente è una delle regole più trascurate di guida sicura sul monopattino elettrico. Sempre guidate in tal modo che sarete capaci di frenare prima del più vicino punto dove un ostacolo improvviso può apparire. Concerne tutti i viaggi, dovunque, sia in fuoristrada che in città o fuori città. Ovunque non si riesca a vedere, bisogna essere in grado di fermarsi in qualsiasi momento. Tali punti tipici sono: angolo di strada, uscita di un edificio, uscita di un parcheggio sotterraneo, uscita da un parcheggio attraverso il sottopassaggio o tra due edifici, uscita dai locali commerciali, da dietro un furgone parcheggiato ecc.

Esempi dei luoghi dov'è sempre meglio rallentare

Nell'immagine contiamo col fatto che il monopattino va sul ciglio di strada o sul marciapiede:

  • L'uscita del parcheggio, specialmente quello sotterraneo. Il conducente che esce può avere i problemi con la propria frizione andando in salita e non aspetta un piccolo monopattino rapido che gli incrocia la strada. Dunque, è sempre meglio rallentare un po' ed essere pronto a frenare pienamente.
  • L'angolo di un edificio, dietro di cui non si vede. Un corridore ci entra in corsa sulla mia strada? O un cane che ha scappato a qualcuno? Vado sempre a tale velocità che mi permette di frenare a distanza a cui posso vedere.
  • L'angolo di un edificio mi impedisce la vista, dunque rallento anche se vado sulla strada e svolto a destra. Se sono sulla strada ho la precedenza secondo la regola della mano destra. Tuttavia, non conto sulla regola e utilizzo il mio diritto della precedenza solo al momento in cui sono sicuro che gli altri conducenti mi vedono e soprattutto percepiscono.
  • L'uscita di un edificio. Una persona che si affretta a un incontro può uscire in corsa dall'uscita in qualsiasi momento, soprattutto se vado sul marciapiede invece della strada. Se sono sul marciapiede, rallento sicuramente alla velocità del camminare.
  • Finché non vedo oltre la curva, rallento preventivamente. Comincio ad accelerare solo quando vedo tutta la curva. E se una macchina rotta fosse stata posteggiata lì?
  • Un albero mi impedisce la vista in curva. Vado lentamente attraverso tutta la curva finché non vedo abbastanza davanti a me.
  • Vado sempre lentamente vicino alle macchine ferme. Qualcuno in macchina ferma può improvvisamente aprire la porta, sia sul marciapiede sia sulla strada, senza aver controllato lo specchietto retrovisore. Specialmente sul lato del marciapiede, nessuno può aspettare che ci andasse un monopattino rapido.

Superficie

Parlando della superficie adesso penso soprattutto alla sua condizione dal punto di vista di qualità e no alle condizioni atmosferiche. Di questo parlo nella sezione Superficie bagnata o umida. La superficie su cui andate influisce molto sulla sicurezza di guida. La sezione sulla superficie non pavimentata potete trovare qui. Però, che cosa fare nel caso di altre trappole comuni di città?

Strade e marciapiedi rotti/ buche e tombini

Dipende dal tipo del vostro monopattino. I monopattini più grandi con buona sospensione non hanno problemi con questo tipo di superficie e ce la fanno con tutte le buche comuni. Se avete un monopattino più piccolo, con scarsa sospensione, e ruote piene o piccole, sarebbe meglio “zigzagare” e passare intorno tutte le irregolarità di strada, ma solo se non minacciate nessuno in questo modo. Andrete più lentamente ma abbasserete il rischio della caduta e risparmiate il vostro monopattino. Anche se non potete evitare di passare per queste irregolarità e sapete di non riuscire a frenare, avete sempre diverse possibilità per prevenire i guai.

Se la buca o un'irregolarità non sono né molto lunghe né alte, potete saltare attraverso. Sì, sul monopattino è abbastanza facile, ci vuole solo un po' di pratica. Il pilota con esperienza riesce a sollevare i monopattini leggeri da terra anche di 15 cm, il che è sufficiente per saltare attraverso un ostacolo. Dovete avere la velocità e le esperienze sufficienti perché se non saltate in tempo o abbastanza lontano, potete ancora peggiorare la situazione e mal cadere. Solo i piloti con esperienza dovrebbero saltare attraverso gli ostacoli. Con un po' di pratica si possono facilmente saltare non solo le buche, ma anche le strisce di decelerazione. Tenete a mente che parliamo solo della manovra per una situazione di crisi nello sforzo di evitare una caduta. La maggior parte dei monopattini non sono progettati per i salti e le acrobazie regolari.

Se non vi sentite per il salto o andate troppo lentamente, la migliore cosa da fare è frenare rapidamente fino all'ultimo momento. Poco prima dell'impatto rilasciate il freno e alleggerite un po' la ruota anteriore tirando il manubrio e inclinandosi all'indietro. L'impatto alla ruota anteriore sarà minore e in questo modo riuscite a passare per l'ostacolo. Questo abbassa anche la possibilità che il monopattino si ribalti sulla sua ruota anteriore e che voi voliate avanti. L'impatto all'ostacolo sarà molto meno duro grazie alla frenatura, dunque le vostre prospettive saranno migliori reagendo in questo modo. Quando vedete che non vi aiuterà niente e che sorvolerete sopra il monopattino, è ora di rilasciare il monopattino, che vada sulla propria strada, e provare ad atterrare sui piedi o almeno con le mani in avanti e in questo modo attenuare la vostra caduta. Meglio che le vostre palme subiscono (idealmente indossando i guanti) che ferirsi alla testa o schiena.

Bordi del marciapiede

Se non avete veramente un buon telaio e ruote, sempre scendete prima del bordo di marciapiede e portate il monopattino attraverso il bordo. Anche i bordi più bassi possono avere gli spigoli appuntiti e danneggiarvi dunque lo pneumatico, la sospensione della ruota, il telaio ecc., o peggio – causare la caduta. Se siete sicuri di salire sul bordo guidando, è sempre bene alleggerire la ruota anteriore spostando il peso all'indietro o eventualmente tirando lievemente il manubrio verso l'alto. Così abbassate l'impatto alla ruota anteriore. Quando la ruota anteriore è già su, spostate velocemente il peso in avanti per aiutare la ruota posteriore. Se avete mal giudicato, non avete abbastanza alleggerito la ruota anteriore e questa rimane bloccata, il monopattino girerà intorno la ruota e voi volerete con il monopattino. È ora di rilasciarlo di nuovo e provare ad attenuare la vostra caduta il più possibile, idealmente atterrare sui piedi. Se non ci riuscite, mettete le mani davanti a sé e rallentate la caduta urtando le palme. In ogni caso, passare per i bordi di marciapiede non è raccomandato, siccome in questo modo sforzate troppo l'asta di sterzo, a cui la maggior parte dei monopattini non sono costruiti. Prima o poi rischiate di danneggiare il vostro monopattino.

Altezza libera da terra

Un'altra dimensione a cui dobbiamo stare attenti è l'altezza libera da terra, soprattutto dei monopattini piccoli. Anche i bordi di marciapiede bassi possono provocare una caduta sgradevole. Basta che l'altezza libera da terra del monopattino sia bassa e la piattaforma si graffia, anche se solo leggermente, passando per il bordo. Tale situazione conduce quasi sempre all'immediato rallentamento inaspettato e c'è un grandissimo rischio della caduta. Può succedere anche scendendo dal bordo di marciapiede, il che è ancora più pericoloso perché la caduta eventuale darà sulla strada sotto le macchine che passano intorno e cadrete all'ingiù, dunque sarà più duro. Oltre all'altezza libera da terra è importante anche dov'è attaccato l'ammortizzatore posteriore da sotto perché in alcuni modelli è posizionato troppo in basso. Potete pensare che l'altezza libera da terra del vostro monopattino sia sufficiente ma a causa dell'ammortizzatore, attaccato troppo in basso, può essere solo la metà o meno. Anche se passate per l'irregolarità toccatela proprio nel punto dov'è attaccato l'ammortizzatore e potete avere i guai gravi. Si noti inoltre che quanto più pesante è il pilota, tanto più bassa sarà l'altezza da terra dei modelli con sospensioni. Quando è carico, può essere significativamente più basso rispetto a quando il monopattino è parcheggiato su un cavalletto.

Selciato

È un elemento costruttivo molto popolare che si usa spesso sulle strade e marciapiedi. Il nemico dei telai e delle ruote piene dei monopattini. Quando c'è umidità è molto scivoloso, molto di più dell'asfalto o del calcestruzzo. L'unica soluzione, soprattutto sui monopattini leggeri con scarsa sospensione e piccole ruote, è rallentare. Se il monopattino non è dotato di sospensioni, è meglio fermarsi e spingerlo accanto a sé. È sempre meglio che cadere o rovinarsi.

Linee bianche

Il colore bianco umido o rugiadoso, anche se solo leggermente, si comporta come ghiaccio. Sia linee centrali, sia passaggi pedonali o cigli della strada, tutti sono molto scivolosi. Se siete in curva e vedete di dover passare per tale linea e questa è umida, la migliore cosa da fare è raddrizzare il monopattino poco prima della linea e passare attraverso senza inclinarsi, e dopo continuare a svoltare.

Ghiaia e polvere

Soprattutto dopo l'inverno state molto attenti alla ghiaia sulle strade. È estremamente scivolosa, soprattutto in curve. In più, è molto difficile a frenare sulla ghiaia. Se una macchina comincia a sorpassarvi in questa situazione, state attenti alla ghiaia che si stacca dalle ruote e indossate gli occhiali da ciclismo come precauzione per proteggere la vostra vista. Se vedete la ghiaia in curva, rallentate davanti alla curva e comportatevi come se ci fosse il ghiaccio. È sempre meglio andare un po' più lentamente che andare più velocemente e cadere tra le macchine.

Non sottovalutate la manutenzione

Monopattino e la sua condizione

La sicurezza sul monopattino elettrico non consiste solo negli elementi attivi, come la tecnica di guida o l'anticipazione. Le condizioni tecniche del monopattino, la sua corretta regolazione e l'idoneità alle condizioni hanno un impatto enorme.

Idoneità “alla missione data”

Non ogni monopattino è appropriato a tutte le condizioni, e anche se ce la fa non vuol dire che c'è determinato o appropriato. Con un piccolo cabriolet sportivo potete arrivare al nord della Polonia sulle strade provinciali rotte e ci praticare off-road nei boschi. Ciò non toglie che la macchina non ci è addetta, il telaio non è costruito a queste condizioni e il pilota non arriverà alla destinazione riposato e concentrato pienamente. Al contrario, un grande veicolo off-road può andare in città ma c'è problema di parcheggiarlo e manovrarlo in stradine strette.

Dunque, per introdurre dobbiamo chiarirsi a che cosa il vostro monopattino è adatto e a che cosa no. Il più grande problema viene con i piccoli monopattini leggeri , cui i loro proprietari sopravvalutano e aspettano troppo da loro. Anche se sono capaci di fare lunghi viaggi sulle strade dissestate non vuol dire che ci sono adatti. Alla lunga soffrono di forti vibrazioni e vanno sul limite o oltre il limite delle sue possibilità. In questo caso non rischiate solo il vostro monopattino, che distruggete gradualmente ma costantemente, ma soprattutto la vostra sicurezza. Andando per molto tempo sul monopattino con minore sospensione il vostro corpo soffre e la vostra capacità di concentrazione peggiora gradualmente. Le vibrazioni costanti, l'evitare le buche, le ruote più piccole o i freni più deboli contribuiscono a trasformare gradualmente il viaggio da una gioia a una sofferenza. Questo "abuso" ha un enorme impatto sulle condizioni tecniche del monopattino e quindi sulla vostra sicurezza.

Per questo motivo ho scritto le raccomandazioni per scoprire a che cosa è adatto il vostro monopattino. Se lo state usando al di fuori dell'ambito delle mie raccomandazioni, potrebbe non avere ancora un significato negativo, ma vale certamente la pena di pensare se un altro monopattino vi renderebbe più felici e più sicuri alla guida nel lungo periodo.

Comincio con l'autonomia del monopattino dichiarata dal fabbricante. Questi numeri sono specificati per le condizioni ottimali. Di solito con il conducente di circa 70 chili, guidando in calma di vento a temperatura di 25 gradi, a velocità di 20 km/h su una strada dritta e liscia. Ovviamente, questo è molto lontano dalle condizioni reali e la vera autonomia in città è di solito di 30-40% più bassa di quella dichiarata dal fabbricante. Se avete già un monopattino, lo sapete bene dalla pratica. Essenziale è che le batterie Li-Ion, usate in maggior parte dei monopattini, non sono progettate all'andamento regolare nelle situazioni limiti, tra cui appartiene soprattutto lo scaricamento della batteria sotto ca. 25 % di capacità, il che riduce moltissimo la durata della batteria. È dunque ideale non lasciare la capacità di batteria ad abbassarsi sotto di circa 30 %. Lo scaricamento totale occasionale non è molto problematico per la prospettiva a lungo termine, ma certamente non conviene farlo regolarmente. Vi raccomando di comprare una maggiore batteria di quella di cui avete apparentemente bisogno, perché le batterie perdono la capacità col tempo. Il calo comune della capacità oscilla intorno 20 % dopo circa 200 cicli pieni. Dunque, una certa riserva prolunga notevolmente la durata d'utilità della batteria e la necessità del ricambio arriverà più tardi.

Il buon schema, che vi raccomando usare scegliendo il monopattino appropriato, è cercare tale monopattino di cui l'autonomia dichiarata è circa doppia o tripla nei confronti del vostro percorso giornaliero inteso. Per esempio, se il vostro viaggio al lavoro è di 8 km, ogni giorno dovete fare 16 km. Cercherei dunque il monopattino con l'autonomia dichiarata almeno di 32 km o idealmente di 48 km. Questo vi assicura non solo molto più lunga durata della batteria, ma anche la vostra pace perché avrete la riserva sufficiente per i cambi del percorso non pianificati o per gli incontri extra. Se vi vorrete far piacere e fare un viaggio durante il fine-settimana, non dovrete limitarvi. Se vi mettete regolarmente in viaggio con il monopattino completamente carico e tornate con la capacità sotto di 30-40 %, anche se il monopattino dovrebbe indicare i valori più alti secondo i chilometri percorsi, questo indica che sovraccaricate inutilmente il monopattino e soprattutto la sua batteria.

Fate la scelta giusta

L'idoneità del monopattino alla vostra missione non è determinata solo dalla batteria ma anche dagli altri parametri, ad esempio la dimensione, il tipo delle ruote e il modo della sospensione.

I monopattini con la dimensione delle ruote fino a 8 pollici sono convenienti come cd. soluzione dell'ultimo chilometro – dalla fermata o dal parcheggio. Di solito sono progettati per questa situazione e sono anche leggeri e salvaspazio. I monopattini fino a 9 pollici bastano per la maggioranza dei percorsi in città, soprattutto se hanno la sospensione, almeno quella parziale. Se la dimensione delle vostre ruote va oltre 9 pollici e avete il telaio con piena sospensione, il vostro monopattino è adatto anche ai viaggi più lunghi. Accorgetevi del fatto che con l'aumento dell'autonomia giornaliera desiderata e con terreno più difficile, avrete bisogno del monopattino più comodo. Anche dal punto di vista della sicurezza è importante sentirsi a proprio agio durante tutto il viaggio.

Raccomandazioni per le combinazioni individuali:

Dimensione delle ruote
Sospensione
Ruote
Media giornaliera consigliata
Autonomia dichiarata consigliata
Fino a 8 pollici
no
piene
fino a 3 km
10 km o più
gonfiate ad aria
fino a 4 km
15 km o più
piene
fino a 5 km
20 km o più
gonfiate ad aria
fino a 6 km
20 km o più
Fino a 9 pollici
no
piene
fino a 5 km
20 km o più
gonfiate ad aria
fino a 7 km
20 km o più
piene
fino a 15 km
35 km o più
gonfiate ad aria
fino a 17 km
35 km o più
Più di 9 pollici
no
piene
fino a 8 km
30 km o più
gonfiate ad aria
fino a 13 km
35 km o più
piene
fino a 20 km
50 km o più
gonfiate ad aria
fino a 35 km
80 km o più
Vale per i piloti adulti fino a ca. 90 kg. Certo, sono solo le raccomandazioni dei valori a cui questi monopattino sono di solito addetti e quali percorsi sul monopattino dato vi faranno piacere non solo il primo mese ma per tanti anni. Naturalmente vale che tutto dipende dalla determinazione e dalle possibilità finanziarie. Dopotutto, anche una famiglia a 5 membri può arrivare in Croazia in Škoda Citygo sforzandosi abbastanza, però non vuol dire che il viaggio non sarebbe più comodo, veloce e sicuro in un'altra macchina.
Se volete applicare la mia tabella ad un pilota più pesante, allora sopra di 90 kg non userei i monopattini senza sospensione, perché in questo modo andrete in cerca di forature. La soluzione è abbassare la media giornaliera consigliata di 10 % per ogni 10 kg del peso extra o corrispondentemente aumentare l'autonomia dichiarata consigliata.
Invece parlando dei conducenti sotto di 90 kg, possiamo aggiungere 5 % alla media giornaliera per ogni 10 kg sotto di questo peso .

L'influenza della sospensione del telaio e anche del tipo delle ruote sulla sicurezza è enorme. In situazioni limite, il fatto di avere o meno un sistema di sospensioni farà la differenza tra l'andare a sbattere o continuare a guidare senza ostacoli, sospirando per la situazione. Il principio è molto semplice: più alta è la velocità, più piccole sono le ruote e peggiori le sospensioni, più rischi si corrono durante la guida. Dunque, se volete guidare in sicurezza, non dimenticate questa semplice equazione. Se volete sentirvi sicuri sul monopattino senza sospensione con le piccole ruote, dovete guidare molto lentamente.

Se, durante il vostro viaggio, andate anche sulle superfici non pavimentate, come un sentiero del parco, una strada sterrata, un terreno fuoristrada o persino una strada molto accidentata, considererei le sospensioni obbligatorie. Con peggiori condizioni avrete bisogno della sospensione di maggiore qualità e di più grandi ruote. Riguardo alla qualità della sospensione, la base è la molla classica che è sufficiente in città, ma non basterà per alte velocità o un viaggio fuori strada. In questo caso bisogna scegliere i modelli dotati almeno dell'ammortizzatore torsionale o con la combinazione della molla e l'ammortizzatore ad olio o l'ammortizzatore pneumatico (naturalmente su tutte e due ruote). Gli ammortizzatori senza molle sono i più comodi per il viaggio ma non sono appropriati per assorbire gli impatti più forti e per i viaggi in fuoristrada. Guidando “al limite” gli ammortizzatori senza una molla addizionale si danneggiano facilmente.

Non raccomando guidare fuori le superfici pavimentate sulle ruote piccole sotto di 9 pollici senza una buona sospensione. Non sarà un'esperienza piacevole né sicura.

Potenza vs sicurezza

La potenza non è direttamente collegata alla sicurezza e sicuramente non vuol dire che il monopattino potente è meno sicuro.

Tuttavia, la potenza influisce molto sull'affidabilità. Vale che i monopattini più potenti sono di solito anche più affidabili, perché i loro componenti elettrici sono percentualmente meno sforzati a differenza dei monopattini meno potenti in una situazione identica. Per la potenza, dunque, vale che è meglio non usare tutto il potenziale della potenza che sforzare il monopattino al massimo. Se andate sempre al limite e a tutto gas, potete aspettare il surriscaldamento del motore, del regolatore e della batteria, il che porta alla riduzione della durata. Se si va altrettanto veloci con un monopattino più potente di 200 watt, questo non avrà bisogno della massima potenza e i suoi componenti dureranno più a lungo. Anche se non è direttamente collegato alla sicurezza, ho riassunto le mie raccomandazioni sulla potenza in una tabella:

Raccomandazioni riguardo alla potenza:

Peso del pilota
Profilo del percorso
Potenza minima consigliata
> 50 kg
piatto
da 250 W
salita dolce
da 300 W
salita ripida
da 400 W
> 70 kg
piatto
da 250 W
salita dolce
da 400 W
salita ripida
da 500 W
> 90 kg
piatto
da 300 W
salita dolce
da 500 W
salita ripida
da 700 W
> 120 kg
piatto
da 500 W
salita dolce
da 700 W
salita ripida
da 1200 W
< 120 kg
piatto
da 500 W
salita dolce
da 900 W
salita ripida
da 1800 W
I valori della potenza menzionati sono i più deboli consigliati e soprattutto in salita forse non saranno ideali. Vuol dire che il monopattino sarà in moto ma può darsi che non andrà alla velocità desiderata.
Potenza

Con il surplus della potenza non rovinate niente ma la mancanza della potenza vi può rovinare tutta l'esperienza del viaggio.

Quindi, se il vostro budget ve lo permette, vi raccomando scegliere un modello più potente che vi servirà per tanti anni. La mancanza della potenza può essere pericolosa, per esempio, andando tra le macchine, soprattutto in salita ripida. Il monopattino comincerà a rallentare malgrado la potenza impostata al massimo, il che può sorprendere i conducenti e porterà al sorpasso all'ultimo momento. Di solito, tutto che si fa all'ultimo momento è pericoloso.

I clienti che comprano un modello meno potente rientrano dopo sei mesi o un anno, dicono di aver sbagliato e comprano un modello più potente. All'inizio la potenza gli sembra sufficiente ma appena si abituano ad usare il monopattino regolarmente e a più lunghi viaggi, constatano che sia meglio avere maggiore potenza. Con l'acquisto del monopattino e la sua vendita seguente il monopattino perde di valore. È dunque più vantaggioso a comprare subito un modello più potente.

Al mercato, ci sono pochissimi monopattini resistenti all'acqua e c'è il minimo assoluto dei monopattini con la certificazione IP ufficiale. Guidare sulla strada bagnata e sotto la pioggia è in generale una cattiva idea e ne parlo qui. Tanti monopattini sopravvivono l'acqua corrente, ma quasi nessuno sopporta l'immersione o l'acqua sotto pressione. Accorgetevi dunque che il vostro monopattino non è, con tutta probabilità, adatto ad andare sotto la pioggia o sulla superficie umida. In primo luogo, ha peggiore aderenza delle ruote ma soprattutto rischiate i danni dei componenti elettronici che di solito non si manifestano subito dopo un lungo viaggio sotto la pioggia, ma più tardi. L'acqua penetra nei componenti elettronici in piccola quantità, il che aumenta l'umidità e il processo dell'ossidazione comincia. Il processo può durare per settimane o anche mesi prima che si manifesti un danno.

Il più pericoloso è andare attraverso le pozze, perché ad alta velocità non si vede spesso che cosa si trova sul fondo. Ci può essere una grande buca o fogli incollate che sono molto scivolose ecc. Però è pericoloso anche dal punto di vista dei componenti elettronici. Quando attraversate la pozza non si tratta più dell'acqua corrente, ma dell'acqua sotto pressione, la quale è capace di penetrare facilmente nel monopattino attraverso le guarnizioni. Allo stesso tempo si tratta dell'immersione per cui nemmeno i monopattini con maggiore resistenza ad acqua sono certificati.

Vale dunque che guidare attraverso una pozza è sempre una pessima idea su tutti i monopattini elettrici. Guidare sotto la pioggia o poco dopo è una pessima idea riguardo alla sicurezza di guida e sulla maggior parte dei monopattini anche dal punto di vista dell'affidabilità di lunga durata e delle condizioni di garanzia. In generale, è dunque raccomandato di evitare di guidare sulla strada bagnata e quando non è possibile si raccomanda di guidare molto più lentamente e sempre evitare le pozze. Prendete in considerazione che i componenti elettronici e la batteria speciale sono gli elementi più cari del tutto monopattino elettrico e il danneggiamento causato dall'acqua non è di solito accettato al reclamo. I fabbricanti respingono anche il reclamo dei modelli con maggiore resistenza all'acqua dicendo che non si trattava dell'acqua corrente ma dell'acqua spruzzante sotto pressione o dell'immersione. Il prezzo della batteria fa di solito un terzo del prezzo intero del monopattino; dunque, il suo ricambio è abbastanza caro. È interessante che il danno causato dalla penetrazione dell'acqua nel corpo del monopattino può manifestarsi anche dopo alcune settimane dal momento in cui siete andati attraverso una pozza. Può essere molto pericoloso nei modelli con il freno elettromagnetico o rigenerativo. Se l'elettronica si spegne completamente durante il viaggio, questi tipi dei freni smettono di funzionare. Il danneggiamento dell'elettronica si può manifestare nei casi estremi come la frenatura spontanea durante il viaggio. Però voi non lo aspetterete siccome avete passato attraverso le pozze la settimana scorsa e l'avete dunque già dimenticato.

Manutenzione regolare

Se volete far parte dei piloti di monopattini responsabili, imparate a controllare il vostro veicolo regolarmente. Non importa se il vostro monopattino costava poco o si tratta di un monopattino molto cool da migliaia di euro. Tutti i monopattini hanno bisogno della manutenzione regolare. Non è necessario prenderlo sempre in officina perché tutti i controlli e riparazioni di base potete fare da soli a casa, gratuitamente e in alcuni minuti. Tuttavia, se non siete sicuri di qualcosa, potete venire in uno dei nostri negozi. Facciamo le revisioni di sicurezza sempre gratuitamente, perché la sicurezza è per noi più importante del nostro profitto. Tuttavia, non è necessario perché non è molto complicato e potete farlo anche da soli a casa.

Al minimo una volta alla settimana fate questi passi (scaricare pdf)

Data del controllo
Manici del manubrio
Tengono strette, non girano sul manubrio?
Solidità dello sterzo
Non c'è il gioco insolito?
Display
Raggiungo il suo comando facilmente?
La sua retroilluminazione funziona?
Non visualizza un messaggio di errore?
Indica la velocità corretta?
Qualsiasi segmento si è bruciato?
Non c'è un segmento rotto o altrimenti danneggiato?
Il display non è appannato o non c'è acqua dentro?
Campanello
È ben regolato?
Lo raggiungo facilmente?
Se si tratta di un campanello elettrico, suona abbastanza forte?
Luci
Tutti le luci funzionano?
Se avete la luce di arresto controllate se veramente funziona quando premete la leva dei freni.
Se avete gli indicatori di direzione, controllate se funzionano.
Se avete il sensore di luce, copritelo con la mano per un attimo e provate se le luci si accendono automaticamente come dovrebbero.
Freni
Tutti i freni del monopattino frenano sufficiente?
Il freno sinistro si comporta in modo identico come il freno destro, o ci sono delle differenze?
Non emettono dei rumori strani?
L'effetto di frenatura è liscio e corrisponde alla posizione della leva dei freni?
Ci rimane abbastanza del materiale sui dischi, tamburi e pastiglie dei freni?
Non c'è un danno visibile su qualsiasi parte del sistema dei freni?
Se il monopattino è dotato dei cavi dei freni – non c'è la ruggine, un danno o troppa elasticità? I cavi sono ben impostati e reagiscono subito dopo che si preme la leva dei freni? Il cavo non è allentato?
Se si tratta del sistema idraulico, non vedete una perdita del liquido? La perdita si manifesta spesso con la polvere attaccata al luogo della perdita. C'è abbastanza del liquido dei freni? L'aria non è presente nel sistema (azione morbida anche dopo che le pastiglie si mettono in contatto con il disco)?
Il monopattino si scuote durante la frenatura?
Nel caso del freno elettromagnetico – potete escludere un guasto dell'elettronica causato dall'umidità? Non vedete un danno del motore o i segni dell'umidità nell'elettronica?
Il cablaggio che porta dal motore non è danneggiato?
Nei freni, non ci sono delle sporcizie, eventualmente degli oggetti estranei come pietre?
Meccanismo pieghevole
Non c'è il gioco eccessivo?
Il meccanismo di bloccaggio funziona correttamente?
Se il meccanismo è dotato della chiusura di sicurezza, questa è funzionale?
Non ci sono delle sporcizie o degli oggetti estranei come pietre ecc.?
Il meccanismo contiene delle parti mobili che devono esseri lubrificate con un lubrificante adatto?
Cablaggio e le guaine visibili
Tutti i cavi e le guaine visibili sono privi di danni e sporcizie? Non ci sono dei segni della perforazione della protezione del cablaggio esterna?
Tutti i passacavi sono ben sigillati? C'è qualche guarnizione sporgente all'esterno o all'interno del corpo?
Telaio
Le ruote sono attaccate fermamente? Dopo una forte scossa della ruota, non c'è il gioco eccessivo nel suo attacco o nell'attacco del braccio?
Quando saltate sul monopattino, non sentite dei rumori insoliti in una delle sue parti, in particolare lo scricchiolio?
Quando saltate sul monopattino, sentite che la sua sospensione funziona? Non molleggia più o meno del solito? Non c'è una resistenza insolita?
I cuscinetti/le assi sono in buona condizione e pulite, non hanno bisogno di lubrificazione? Guardate anche sotto i parapolvere e controllate se non vedete la ruggine sulle parti metalliche.
Ruote
Gli pneumatici sono privi dei danni visibili??
Sono consumati in modo simmetrico, senza nessun rigonfiamento?
Se si tratta degli pneumatici gonfiati con azoto, hanno la pressione corretta?
Il disegno è ancora sufficiente? O è ora di ricambio?
Girano liberamente, senza strani rumori?
Gli assi sono puliti, ben lubrificati, privi della ruggine e delle sporcizie?
Non escono dall'asse? Non oscillano ad entrambi i lati?
Se c'è il motore nella ruota, non vedete un danno sulla sua copertura? La copertura si adatta bene? Non emette degli strani rumori quando lo scuotete?
Sterzo
Non c'è il gioco eccessivo?
Non c'è la resistenza eccessiva?
La ruota gira in sincronia con lo sterzo da un'estremità all'altra e viceversa senza fermarsi neanche per un attimo?
Girando l'asta di sterzo non sentite degli strani rumori, soprattutto lo scricchiolio?
Tutte le parti dello sterzo sono pulite, ben lubrificate, prive della ruggine?
Piattaforma del monopattino
È pulita, non ci sono ammaccamenti, la sua aderenza alla scarpa è sufficiente? Non c’è olio, non è scivolosa?
Non ci sono danni o ammaccamenti a fianco?
Girate il monopattino e controllatelo anche da sotto. Non ci sono dei danni causati dal bordo del marciapiede? Se sì, non è successo un ammaccamento che potrebbe spingere contro la batteria? Il materiale non è stato bucato?
Parafanghi
Non sono danneggiati, forati?
Non c’è il gioco eccessivo?
C’è qualcosa attaccato tra la ruota e il parafango?
Il parafango sfrega contro la ruota?
Viti
Controllate tutte le viti e stringetele bene tutte. Alcune possono essere nascoste sotto le coperture o i parapolvere. Controllate anche le viti grandi, per esempio sui bracci dell'assale ecc. I monopattini elettrici soffrono delle vibrazioni estreme che spesso allentano alcune viti. Con il tempo scoprite le quali si allentano il più spesso e il loro controllo durerà solo alcuni minuti. Al minimo una volta al mese controllate tutte le viti.
Non c'è la ruggine su alcuni delle viti o intorno?
Non c'è una filettatura strappata e la vite gira dunque liberamente?
Lubrificazione
Tutte le parti che richiedono la lubrificazione sono lubrificate correttamente? Non scricchiolano? Non c'è la ruggine su di loro?
Connettori
Tutti i connettori elettrici sono puliti?
Le loro coperture sono chiuse correttamente e non sono danneggiate?
Un connettore dimostra dei segni del “fumo”, della ruggine o di un altro danneggiamento?
Non vedete l'acqua dopo aver aperto la copertura?
Dopo un giro di prova
La batteria (piattaforma) non è troppo calda, di più del solito?
Il motore o motori non sono troppo caldi, di più del solito?
Dopo aver collegato il caricabatteria non sentite uno strano rumore, per esempio il ronzio?
Caricando il caricabatteria non è più caldo del solito?
La batteria (piattaforma) non è più calda del solito durante il caricamento?
Il caricamento dura molto più lungo o più brevemente del solito?
Una lunga lista? Niente affatto. Può sembrare lunga durante i primi dieci controlli, ma più regolarmente controllerete il vostro monopattino, più sarà facile e veloce.

Dopo qualche tempo, non durerà neanche 5 minuti. Dopo il controllo fate un breve viaggio d'assaggio, controllate il caricamento...ed ecco fatto. Anche i nostri tecnici usano questa lista durante il controllo di sicurezza per non dimenticare niente. Qui potete scaricarlo e stamparlo, per non dimenticare niente durante il controllo. Come vedete, potete farcela anche da soli. Tuttavia, se affronterete alcuni problemi, vi raccomandiamo di rivolgervi alla nostra officina. Tale manutenzione regolare, che si può fare velocemente a casa, può un giorno fare la differenza tra una cattiva caduta e il viaggio rilassante. Dunque, non lo sottovalutate e durante la stagione potete, per esempio, impostare una promemoria sul cellulare regolarmente per ogni settimana.

Oltre alla manutenzione regolare "di casa" vi raccomandiamo di prendere il vostro monopattino alla revisione professionale approfondita al minimo una volta all'anno. Nell'ambito di questa revisione controlliamo anche la batteria, l'elettronica e "le interiora" del monopattino. Facciamo il giro di prova approfondito ed emettiamo il certificato della ispezione del servizio. È simile al libretto di servizio che abbiamo tutti in nostra macchina. Questo può far salire il prezzo del vostro monopattino durante la vendita eventuale, soprattutto se la revisione sarà regolare. Se troviamo dei difetti, vi informiamo per telefono e voi deciderete come procedere.

Sicurezza e la manutenzione

Vale che se non siete sicuri di qualcosa, è meglio domandare o andare all'officina, perché quando si tratta della sicurezza, nessuna domanda è stupida e nessun controllo è inutile.

Non dimenticate

Attrezzatura di sicurezza

Se ricevessi un euro per ogni pilota del monopattino che vedo senza il casco e 50 centesimi per ognuno senza guanti, apparentemente mi basterebbe per una decente vita senza lavoro. Veramente non capisco l'abitudine di guidare senza casco e guanti e l'unica spiegazione possibile sia tale che i piloti non si accorgono delle conseguenze possibili. I monopattini elettrici non sono i giochi per bambini e raggiungono alte velocità, anche molto più alte della bici. Però incontrare un ciclista senza casco e guanti è ora poco comune. Allora, com'è possibile che i piloti dei monopattini si sentono più sicuri dei ciclisti o pattinatori?

Forse si tratta della “novità” di questo modo di trasporto e anche del fatto che troppi piloti senza esperienze, i quali non sono attirati dalle bici, vanno sui monopattini. Non hanno il monopattino perché sono gli appassionati della mobilità elettrica ma semplicemente perché si tratta del più pratico modo di trasporto in città. Se sono andati in bici l'ultima volta come bambini, è possibile che abbiano già dimenticato come fa male il ginocchio rotto o non si ricordano dell'aspetto di un'abrasione causata dalla caduta su strada. Hanno una falsa immaginazione della propria sicurezza, perché non sono stati feriti da molto tempo. Hanno dimenticato che possibili ferite riguardano tutti che vanno su qualche veicolo di trasporto, sia sulla bici, sullo skateboard o sul monopattino elettrico. Anche gli sciatori hanno cominciato in massa a indossare i caschi in inverno sulle piste. Però, come se i piloti dei monopattini ignorassero il fatto che possono finire all'ospedale in qualsiasi momento, e neanche per colpa sua, perché la città è piena di trappole e degli altri partecipanti del traffico che sono molto più protetti e spesso meno vigili. Una semplice abitudine, una curva che si percorre ogni giorno a 25 km/h e non si sa che ieri c'è stato un incidente e sono fuoriusciti alcuni litri di olio, o che un camion che andava in un cantiere ha rovesciato un po' di ghiaia e non si può più evitare la caduta. Oppure qualcuno non vi dà la precedenza, un cane vi salta addosso o venite investiti da un altro pilota del monopattino, che guardava una ragazza. Sul vostro percorso abituale ci possono essere decine di situazioni in cui non avete il controllo, senza alcuna colpa, e basta una sola volta per rendersi conto che non siete più voi a controllare il monopattino, ma siete guidati dalle inflessibili leggi della fisica.

Non voglio spaventarvi, questi sono i fatti. In nostra officina, ho visto troppi monopattini danneggiati a casa della caduta per poter fingere che gli incidenti non succedono e che non possono succedere a voi o a me. Non vi scoraggio, perché se vi comporterete in modo responsabile, le possibilità di non subire una caduta saranno enormi. Tuttavia, se potete fare con poco sforzo qualcosa che aumenta le vostre possibilità di uscire da una caduta eventuale illesi, è molto irresponsabile verso se stessi e verso i vostri cari non fare questi pochi passi semplici.

Come proteggersi?

Dunque, come aumentare le proprie possibilità per il minimo di energia spesa? Usando la giusta attrezzatura di sicurezza.


Casco

Tutte le ferite della testa sono pericolose. Il rachide cervicale non è abbastanza forte per evitare il contatto testa-terra in caso di caduta, anche a basse velocità. Dunque, se cadete, l'impatto alla testa è quasi certo. Il casco dovrebbe dunque essere una cosa ovvia e non dovreste fare senza casco neanche uno spostamento di 500 metri.

Un argomento comune è che il casco rovina la pettinatura, ma colpendo la strada o il marciapiede ve la rovinate ancora di più. Per non parlare del fatto che il vento, quando state andando a 20 km/h, vi rovinerà comunque la pettinatura, quindi il casco potrebbe salvarla davvero.

Se non avete intenzione di guidare a più di 30 - 35 km/h, vi potrebbe bastare un casco da ciclismo o un casco skate di buona qualità.

Ce ne sono centinaia sul mercato, quindi potete scegliere tra molti caschi e abbinarli in colore al vostro monopattino. Con questo casco rischiate il colpo al mento e al viso, perché non protegge la parte inferiore del viso, ma è sempre un'ottima soluzione per la città e per i viaggi in cui non batterete i record della velocità. I caschi cd. smart sono la soluzione perfetta perché hanno un'illuminazione incorporata e anche gli indicatori di direzione, che si comandano con il telecomando posizionato sul manubrio. Alcuni hanno perfino il modulo Bluetooth che permette di ascoltare la musica ma allo stesso momento sentire il traffico circostante.

Se guidate più velocemente, fuori città o fuori strada, non c'è niente a cui pensare, scegliete il casco integrale progettato per la discesa o anche per i motociclisti. I caschi da motociclismo devono soddisfare gli standard più severi e potete comprarli in tutti i negozi per i motocilisti. Questi caschi proteggono tutta la testa e sono molto più sicuri. In più, se avete il monopattino potente, questo casco non avrà sicuramente l'aspetto inappropriato, anzi andrà benissimo con il vostro veicolo potente.

Assicuratevi che il casco non blocchi i suoni esterni, provatelo prima dell'acquisto e prendete consigli sulla giusta misura. Il casco integrale non deve essere indossato troppo facilmente, dovete aiutarlo un po' perché non si muova liberamente sulla testa. D’altra parte, non potete avere la testa come in una morsa.

Prima della guida allacciate bene il vostro casco sotto il mento. Impostate correttamente la lunghezza della cinghia in modo che non si muova liberamente sotto il mento, ma allo stesso tempo non vi strangoli. Non c'è niente di peggio che indossare il casco che si stacca quando cadete. Anche se può proteggere la vostra testa dal primo impatto, dopo cade, e se, per esempio, state rotolando sulla strada, non vi protegge più contro gli altri impatti. Quindi, tenetelo sempre ben saldo sulla testa senza che possa muoversi troppo da un lato all'altro.

Un consiglio in conclusione. Se siete pigri di lavare le parti interne, molti spray antibatterici esistono sul mercato, i quali basta spruzzare ogni tanto nel casco, e continuerà a profumare come nuovo.


Guanti

Tanti nostri clienti ridono dei guanti anche se indossano il casco. Dicono che non hanno un bell'aspetto, che non appartengono al monopattino e il pilota sembra ridicolo. Per me qualcuno, che subordina il proprio aspetto a ciò che pensano gli altri invece che alla propria sicurezza, è ridicolo. Il nostro corpo reagisce alla caduta in modo istintivo e allo stesso modo come l'abbiamo imparato dopo aver sperimentato le nostre prime cadute all'intorno di età di un anno. Inconsciamente mettiamo le mani davanti a noi per attenuare la caduta e per proteggere la nostra testa dall'impatto a basse velocità. Le mani sono la prima parte del corpo che entra in contatto con la strada o il marciapiede, spesso a velocità di 20 km/h. Dubito che provereste a trascinare le mani su una strada piena di ciottoli e polvere mentre guidate un'auto.

Qualsiasi guanto è meglio di niente. Di solito cadiamo sulle palme, quindi anche i guanti da ciclismo senza dita migliorano significativamente le vostre possibilità di uscirne privi di ferite.

I migliori guanti sono quelli con l'imbottitura rinforzata sulla palma che aiuta ad attenuare la caduta. Se guidate velocemente o fuori strada, i guanti da motociclismo non sono un disonore, anzi appartengono semplicemente ai veicoli potenti, proprio come un casco. Siccome la maggioranza delle cadute finiscono sulle palme, i guanti possono essere perforati nella parte superiore affinché non abbiate troppo caldo.

Se comprate i guanti da ciclismo, scegliete quelli che hanno gli occhielli aggiuntivi tra le dita. Servono perché i guanti si possano togliere facilmente dopo il giro, basta infilare il dito dell'altra mano nell'occhiello e tirare - il guanto si toglie comodamente in pochi secondi.


Scarpe

Se volete guidare il monopattino in sicurezza, sapete che oltre alle mani l'unico vero contatto tra il pilota e il monopattino sono i piedi. Il manubrio serve solo allo sterzo, e no per sostenere il peso del pilota sul monopattino durante una frenata o accelerazione rapida. E dunque, le scarpe adatte sono la cosa grazie a cui rimanete sul monopattino in ogni situazione. Se il vostro piede si muove liberamente in scarpa, è lo stesso come se oliaste il vostro sellino sulla bicicletta o una moto e vi scivolaste su di esso ogni volta che frenate o fate una svolta. Assurdo, no?

Sul monopattino, avete bisogno delle scarpe chiuse e robuste, che stanno bene al piede senza che il piede nella scarpa si muova lateralmente, in avanti o all'indietro. Le scarpe devono avere la suola solida che rimane sulla piattaforma del monopattino senza scivolare. Il vantaggio è una punta più dura che vi aiuterà nel caso che dobbiate saltare dal monopattino e così facendo inciamperete.

Se le vostre scarpe sono più grandi di cui avete bisogno, il piede si muoverà leggermente in avanti durante ogni frenatura e colpirà la punta della scarpa, il che, in primo luogo, ridurrà la vostra stabilità, ma può anche portare a piccole lesioni all'unghia del pollice o l'unghia può eventualmente incarnire. Le scarpe aperte, l'infradito e simili, non appartengono al monopattino. È meglio di mettere tali scarpe in zaino e poi potete cambiare le scarpe al lavoro.


Protezioni

Adattate la vostra attrezzatura di sicurezza alle velocità a cui guidate e al vostro stile di guida. Se guidate al di sopra di 40 km/h o fuori strada, è ora di pensare all'altro miglioramento della protezione passiva. Si consiglia di indossare le ginocchiere, i paragomiti e le protezioni di schiena, eventualmente la protezione completa del corpo (da motociclismo). Tutto questo potete comprare in negozi da ciclismo o motociclismo.

Se non volete sembrare in città come se foste appena tornati da una gara di discesa, potete provare un'attrezzatura meno appariscente sotto forma dei jeans da moto e il giubbotto o il gilet imbottiti. Ce ne sono decine sul mercato, hanno un aspetto fantastico e non si vede affatto che sono rinforzate e con le protezioni. In caso della caduta saranno inestimabili. I materiali speciali, come il Kevlar, che si usa anche per fare giubbotti antiproiettile, possono resistere a una quantità incredibile. Sono discreti e possono proteggere la vostra salute.

Questi materiali si usano anche per fare le scarpe da motociclismo poco appariscenti, che assomigliano alle normali scarpe da ginnastica ma hanno rinforzi speciali (spesso in metallo) per proteggere la caviglia, il tallone e la punta.

Protezioni

In questo modo potete sembrare alla moda e allo stesso modo sarete perfettamente protetti in caso di caduta, anche a velocità più elevate.


Indicatori di direzione e le luci

Sulla maggior parte dei monopattini, le luci servono a rendervi più visibili in scarsa visibilità, per esempio al crepuscolo o di notte. Tuttavia, non sono primariamente progettati perché vediate bene davanti a voi e sicuramente non sono sufficienti per le velocità elevate. Per le luci vale che non ce n'è mai abbastanza e non potete sbagliare con luci supplementari. Le luci forti per biciclette, che hanno la propria batteria e potete montarli sul manubrio, sono molto convenienti. Se prendete la guida notturna sul serio, usate anche due luci, una sulla parte destra del manubrio e l'altra sulla parte sinistra. Se non c'è abbastanza spazio sul manubrio, per esempio ci avete il supporto cellulare, tenete presente che avete ancora tutta l'asta di sterzo inutilizzata su cui potete facilmente attaccare le luci aggiuntive.

Raccomandiamo di usare per la guida notturna anche la classica luce posteriore per bici che potete attaccare per esempio allo zaino.

L'ottimale è usare un casco moderno e intelligente con le luci incorporate, perché la vostra testa è il punto più alto e si vede meglio da lontano anche sopra altre macchine. Abbiamo in offerta questi caschi che sono dotati non solo delle luci ma anche degli indicatori di direzione comandati dal manubrio, o anche della connettività Bluetooth, che vi permette di telefonare o ascoltare la musica in modo che possiate sentire i suoni circostanti.

Gli indicatori di direzione sono un buon accessorio soprattutto per la guida in città. Ci sono diverse soluzioni, ma trovo che gli indicatori di direzione integrati nel casco siano i migliori, perché il loro lampeggiamento è visibile da davanti, dietro e di lato, e sono controllati da un telecomando direttamente dal manubrio del monopattino. Ci sono naturalmente anche altre possibilità, ma in questi casi di solito gli indicatori di direzione sono posizionati in modo inappropriato o non hanno una visibilità sufficiente.


Compressore

Il compressore con la misurazione della pressione fa anche parte dell'attrezzatura di sicurezza, perché la pressione sbagliata degli pneumatici è pericolosa. Con la pressione sbagliata rischiate forature, lo spazio di frenata più lungo e anche i danni degli pneumatici. Grazie al compressore con il proprio accumulatore prendete l'abitudine di controllare la pressione regolarmente e tale compressore entra in una piccola sacca che potete portare direttamente sul monopattino. Dunque, sarete sicuri, anche durante un lungo viaggio, di non dover spingere a casa il vostro monopattino con le ruote vuote.

L'aria cambia il suo volume insieme alla temperatura. Pertanto, se gonfiate lo pneumatico a casa e andate a fare un giro in inverno, la pressione dello pneumatico si abbasserà notevolmente a causa dell'ambiente freddo. Al contrario, in estate la pressione aumenta significativamente a causa delle temperature più alte e dell'asfalto caldo. Queste differenze possono arrivare a decine di punti percentuali e possono significare distanze di arresto più lunghe. Quindi è importante controllare la pressione degli pneumatici più spesso, soprattutto in estate e in inverno.

La cosa più pericolosa è avere lo pneumatico gonfiato oltre la pressione raccomandata, perché questo cambia la forma dello pneumatico e gli dà una minore area di contatto con la strada. Secondo vari esperimenti, la pressione superiore del 20 % a quella raccomandata prolungherà lo spazio di frenata fino al 17 %. Pressioni inferiori a quelle specificate non hanno un effetto significativo sulla frenata, ma aumentano il rischio di forature, riducono l'autonomia e aumentano l'usura degli pneumatici.

Tutto quello che dovete sapere

Caricamento e l’elettronica

Batteria

Le batterie Li-Ion sono le più utilizzate nei monopattini elettrici, che sono ideali per questo scopo grazie al loro funzionamento senza manutenzione e all'alta densità di energia elettrica immagazzinata per chilogrammo di batteria. In generale si tratta delle batterie molto sicure, che sono collaudate nel tempo, poiché la prima batteria Li-Ion è stata prodotta da Sony nel 1991. Oltre all'alta densità di energia elettrica immagazzinata hanno anche l'autoscarica molto bassa e l'effetto memoria minimo. Prima del primo uso non hanno bisogno della formattazione e hanno una durata di vita abbastanza decente, se ci si prende cura di loro come si deve. Grazie alla loro alta densità di energia elettrica li troverete, oltre ai monopattini elettrici, ovunque intorno a voi dove il peso leggero conta. Dagli orologi intelligenti, cellulari, computer portatili, aspirapolvere senza fili e altri elettrodomestici alle ultime auto elettriche di tutte le marche, come Tesla, Skoda, Porsche e Mercedes. Sono anche comuni negli aerei da trasporto Boeing e Airbus.

Ovviamente, ci sono anche degli svantaggi. Per esempio, la batteria invecchia e gradualmente perde la capacità anche quando non si usa. L'invecchiamento accelera ad alta temperatura. Le batterie del tipo Li-Ion sopportano malissimo lo scaricamento totale e gli stati vicino allo scaricamento. Al contrario, non è conveniente immagazzinare a lungo termine il monopattino con la batteria caricata al 100 %. Il riciclaggio di queste batterie è caro, spesso più caro che le materie prime ottenute dal riciclaggio. Riguardo alla sicurezza, lo svantaggio principale è la loro instabilità quando non si usano correttamente (cortocircuito o caricamento scorretto, ad es. dalla tensione più alta), la quale si dimostra con l'aumento rapido e forte della temperatura ed il seguente incendio.

Le batterie Li-Ion fanno parte delle batterie più sicure quando si usano correttamente. Però, non vuol dire che tutti i dispositivi che sono dotati delle batterie Li-Ion sono sempre sicuri. Basta ricordare l'affare di Samsung smartphone Galaxy Note 7, che il suo fabbricante ha dovuto togliere dal mercato proprio a causa del disegno e della posizione di batterie Li-Ion sbagliata. Pochi sanno che anche l'aereo di trasporto Boeing 787 Dreamliner aveva i problemi con batterie Li-Ion; dunque, il fabbricante ha dovuto cambiare tutte le batterie.

Per capire meglio perché le batterie Li-Ion possono essere pericolose, bisogna guardare nel loro interno. Se togliessimo la pellicola protettiva da batterie usate comunamente, vedremmo qualcosa di simile:

Infatti, come vediamo, la batteria del monopattino elettrico non è una sola batteria, ma c'è un grande numero di batterie più piccole correttamente legate. Più alta è la tensione e la capacità, più "celle della batteria" contiene il monopattino. Ogni singola cella agli ioni di litio ha una tensione nominale di 3,6 - 3,8 V, e la tensione e la capacità totali della batteria dipendono da quante sono collegate in parallelo e quante in serie. Il pericolo è che la batteria sia simile a una catena. È sicuro solo quanto lo è il suo anello più debole. Maggiore è l'energia totale immagazzinata (tensione per capacità), maggiore è il numero di celle e le potenziali fonti di problemi.


Caricamento

Si consiglia di caricare le batterie Li-Ion idealmente alla temperatura ambiente, però mai alla temperatura sotto di 0°C o sopra di 45°C. Anche se non è vietato usare le batterie Li-Ion al gelo fino a -20°C, il caricamento a basse temperature danneggia la batteria. È anche valido di non caricare la batteria poco dopo della guida. Prima di tutto è necessario lasciare il monopattino raffreddarsi alla temperatura ottimale. Dopo la guida, la batteria è molto riscaldata a causa del consumo intensivo di energia e dunque, il caricamento immediato potrebbe danneggiare la batteria.

Oltre alle pile, la batteria contiene anche cd. BMS (Battery Management System) – il sistema del management di batteria che gestisce il caricamento e lo scaricamento dei segmenti individuali affinché si carichino e scarichino uniformemente. La maggior parte dei BMS non gestisce il caricamento e lo scaricamento di ogni pila separatamente. Tale sistema richiederebbe la costruzione e il cablaggio più complicati, ma in parti più piccole, cd. segmenti, che collegano tra loro più cellule. Dunque, nemmeno il BMS conosce la condizione esatta di ogni cellula, ma solo la media dell'intero segmento. Per esempio, se un segmento a causa dell'errore dei BMS si sovraccaricasse, avrebbe una temperatura più elevata rispetto agli altri segmenti. In questo modo, invecchierebbe più velocemente, la sua capacità diminuirebbe e il sovraccarico peggiorerebbe.

In caso estremo questo potrebbe portare all’incendio in una delle cellule nel segmento. Poi, l'incendio si estenderebbe con la reazione a catena, come un incendio forestale, a tutte le altre celle nella batteria. Più la batteria ne ha, più la fiamma diventa calda e grande.

Tuttavia, questo caso è molto teoretico e non succede spesso in pratica. Siccome la produzione delle batterie Li-Ion non è da lungo tempo agli inizi, la qualità delle batterie cresce e tali incidenti sono pochissimi. Però non vuol dire che le batterie Li-Ion non si guastano mai o che questo non può succedere a voi. La realtà è tale che si guastano, ma raramente a causa di un errore di produzione, invece a causa del caricamento sbagliato o di un danneggiamento meccanico.

Pericolo

Il motivo più comune del fallimento esotermico della batteria Li-Ion in monopattini elettrici è l'uso del caricabatteria scorretto.

I BMS non sono capaci di affrontare più alta tensione del caricabatteria che aspettano, il che porta al forte aumento della temperatura durante il caricamento. Ciò provoca l'invecchiamento veloce delle cellule della batteria, il bilanciamento irregolare dei segmenti della batteria e la successiva distruzione o l'incendio. Riguardo alle batterie con la grande energia immagazzinata, usate in monopattini elettrici, non si tratta più di un piccolo incendio di casa, ma dell'incendio pericoloso, che si spegne a fatica, con le fiamme di alta temperatura che è capace di accendere i mobili intorno e poi anche tutto l'appartamento, o in peggiore dei casi anche tutto l'edificio.

Dunque, usate per favore solo i caricabatteria originali, anche se sarebbero di 100 % più cari che la loro alternativa di un e-shop. La differenza tra i prezzi non è causata dall'aspirazione del fabbricante al profitto (tale aspirazione ha probabilmente anche il fabbricante dei caricabatteria economici), ma dalla qualità del prodotto e dal grande numero di test della combinazione caricabatteria – batteria, affinché il rischio del fallimento sia minimizzato.

Si consiglia anche di collegare, all'inizio, il caricabatteria alla rete elettrica e solo dopo alla porta di ricarica. Se succedesse un cortocircuito nel caricabatteria, sicuramente non volete che allo stesso momento sarebbe collegato al vostro nuovo monopattino e vi danneggerebbe la batteria. I caricabatteria sono di solito dotati della corrente di carica di 1,8 A, ma in alcuni monopattini è possibile collegare due caricabatteria contemporaneamente, il che accorcia il tempo del caricamento a metà. Però questo non esaurisce tutte le possibilità del caricamento. Se il vostro monopattino lo permette, potete comprare anche il caricabatteria rapido di cui il corrente di carica è più forte – da 3 a 5 ampere, nei casi estremi anche fino a 10 A. Tuttavia, verificate sempre nel manuale del vostro monopattino se il vostro veicolo sopporta tale caricamento. Altrimenti, rischiate il danneggiamento della batteria e la perdita della garanzia.


Incendio

Il caricamento di batterie Li-Ion si realizza sotto forma dei processi chimici nelle cellule di batterie che sono comandati dai segmenti tramite i BMS. Sia la carica che la scarica sono associate al dispendio di calore: la batteria e il caricabatterie saranno sempre riscaldati.

A questo punto non posso scrivere altro che quello che affermano (un po' alibisticamente) tutti i fabbricanti dei monopattini, telefoni cellulari e anche batterie (aprite il manuale del vostro telefono, lo troverete lì): Il caricamento delle batterie Li-Ion è un processo pericoloso. Il guasto di una singola cella della batteria, un danno meccanico, un difetto di fabbricazione, l'esposizione a vibrazioni, umidità o altre cause possono provocare un grave incendio. È quindi responsabilità dell'utente assicurarsi che la carica sia sempre sorvegliata e che, in caso di problemi, la carica venga immediatamente interrotta e il fuoco spento. Non ricaricare il dispositivo senza supervisione, non lasciarlo nella stessa stanza di persone che dormono, bambini, ecc.

Per ora basta con gli alibi e torniamo al mondo reale in cui viviamo. In pratica, la batteria di solito non esplode e non comincia a bruciare bruscamente, però non vuol dire che questo non può succedere. Spesso si manifesta con suoni insoliti, soprattutto sibili, poi con uno sgradevole fumo acre, e le fiamme stesse arrivano di solito dopo che la batteria ha dato altri avvertimenti che indicano che sta per cedere. Se possibile, interrompere immediatamente l'alimentazione del caricabatterie e rimuovere qualsiasi oggetto infiammabile vicino al monopattino. Non scollegare il caricabatterie dal monopattino, ma scollegare l'intero caricabatterie. Il modo più sicuro per farlo è spegnere l'interruttore principale.

In caso d'incendio

Quando caricate il monopattino elettrico, preparatevi sempre in testa lo scenario per la situazione in cui la batteria o il caricabatteria falliscono. Sapete dove sono gli interruttori di protezione?

Se staccate il caricabatteria dall'energia elettrica e questo non aiuta, può essere già tardi perché la batteria ha raggiunto la temperatura critica a cui continua a bruciare spontaneamente. È ora di chiamare i vigili del fuoco al numero di emergenza 112. Una buona notizia è che se la batteria ha lo spazio per espandersi (di solito in monopattini elettrici, c'è abbastanza di spazio), in stragrande maggioranza dei casi non esplode ma brucia con la fiamma relativamente stabile. Se la fiamma non è ancora troppo grande, si può trasportare il monopattino in un luogo che riduca al minimo il rischio che si incastri sui mobili. Idealmente all'aperto, in un'area aperta, o su una scala esterna, un balcone, ecc.

L'incendio di una batteria agli ioni di litio può essere spento come qualsiasi altro incendio e quanto prima si inizia a spegnerlo, tanto maggiori sono le possibilità di estinguerlo. Per ottenere risultati ottimali, utilizzare un estintore a CO2 (neve), a polvere o a schiuma. Idealmente, vi consiglio di evitare l'estintore a schiuma, in quanto non è consentito estinguere 230 V e, ultimo ma non meno importante, lascia acqua dietro di sé.

Per il cuore calmo, raccomando di avere l'estintore a disposizione in tutti i luoghi dove caricate qualsiasi batteria Li-Ion (dunque a casa, al lavoro ecc.). Non sapete mai quando vi può servire, anche se si tratta di un guaio in cucina.

Pochi sanno che in caso dell'incendio della batteria Li-Ion non si tratta dell'incendio di alta tensione, e se non avete niente altro a portata di mano, vi servirà benissimo anche l'acqua. Le batterie Li-Ion contengono solo poco litio, il metallo che reagisce bene con acqua, ed è dunque possibile spegnere tale incendio con acqua. Però, prima dovete assicurarvi al 100 % che nei pressi dell'incendio non c'è nessuna linea con 230 V e che il caricabatteria non è rimasto collegato alla rete. Se si spegne con acqua, più acqua c'è meglio è, perché allo stesso tempo l'evaporazione raffredda la batteria e l'ambiente circostante e riduce il rischio che l'ambiente circostante venga incendiato dal calore radiante. Se non è possibile fare altrimenti e il monopattino può essere trasportato, l'idea di gettarlo nella vasca da bagno e far uscire l'acqua non è così improbabile come potrebbe sembrare a prima vista. La FAA consiglia anche agli assistenti di volo di versare immediatamente la prima bevanda che hanno a portata di mano, ad esempio una lattina di soda, su una batteria in fiamme a bordo di un aereo e solo dopo cercare un estintore.

Durante l'incendio della batteria Li-Ion fuoriesce soprattutto il gas CO2, che non è per sé stesso nocivo alla salute. Però, sorgono altri gas e in più questo conduce alla combustione di plastiche, di cui il fumo è molto sgradevole e irritante. Dunque, se vi trovate in uno spazio chiuso, cercate di arieggiare (e se siete in bagno, non ci rimanete per molto tempo e aprite tutte le finestre).

  • All'inizio, la cellula che fallisce comincia a emettere un sibilo. Questo segno è di solito abbastanza forte per poterlo identificare.
  • Dopo, potete vedere e soprattutto annusare il fumo.
  • Il primo passo è quello di scollegare immediatamente l'alimentazione e rimuovere qualsiasi oggetto combustibile dall'area circostante. Chiamare i vigili del fuoco al 112.
  • Se ancora possibile, portare rapidamente il monopattino all'esterno, in un luogo lontano da oggetti infiammabili (auto parcheggiate, ecc.).
  • Prima si inizia a spegnere, meglio è. Gli estintori a CO2 e a polvere sono i più adatti. Anche l'acqua è adatta, soprattutto in grandi quantità, a condizione che il caricabatterie sia scollegato dalla rete elettrica e che non vi siano linee a 230 V nelle vicinanze. Questo vale anche per gli estintori a schiuma.
  • Durante l'incendio arieggiate e raffreddate i dintorni con l'acqua.
  • Non cadere nella disattenzione se la batteria smette di bruciare. È possibile che si sia bruciata solo una cella e che un'altra si bruci tra pochi minuti, quindi continuare a spegnere per dieci minuti dopo la scomparsa dei segni di bruciatura fino a quando non si è certi che la batteria sia completamente fredda.

Segni del fallimento della vostra batteria

  • In caso di rumori insoliti, soprattutto sibili, si tratta già di un problema serio ed è necessario procedere come in caso di incendio.
  • La piattaforma del monopattino è molto più calda del solito durante la ricarica o si riscalda in modo non uniforme.
  • Il calo della capacità brusco e insolito.
  • La ricarica sospettosamente veloce, o al contrario, il caricamento troppo lungo.
  • L'indicatore del caricabatteria rimane rosso e la batteria non è carica nemmeno dopo un lungo tempo.
  • Il caricabatteria è caldissimo.
  • Il monopattino si spegne da solo anche se il display non indica ancora una batteria scarica.
Assistenza Max Blinker

Se sospettate che qualcosa non vada con la vostra batteria, il caricabatterie o l'elettronica, non esitate a chiamare l'assistenza. Abbiamo a disposizione la diagnostica speciale e siamo capaci di scoprire dei problemi molto prima che la situazione potrebbe diventare pericolosa.


Danni meccanici e la manipolazione

Il secondo motivo più comune per i pericolosi guasti esotermici delle batterie dei monopattini elettrici è il danno meccanico. Ciò accade più spesso quando il monopattino urta un marciapiede troppo alto, ad esempio, che piega la piattaforma del monopattino e quindi spinge o danneggia direttamente la batteria. Si verifica anche se le vibrazioni forano gradualmente il pacco batteria, danneggiano una delle celle della batteria o allentano il cablaggio causando un cortocircuito.

Dunque, se il corpo del monopattino è visibilmente danneggiato, visitate la nostra officina. Il monopattino può ancora funzionare per lunghi mesi, ma non vuol dire che la batteria non è gradualmente danneggiata, il che può portare anche a un incendio.

Il terzo motivo più spesso dei guasti esotermici è la manipolazione inesperta della batteria. La batteria è il componente molto caro e alcuni (meno responsabili) amanti del fai da te cercano di ripararla a casa. Sì, alcuni danneggiamenti di batterie si possono riparare. Però, sicuramento no a casa usando un saldatore, voltmetro o nastro adesivo. Anche la sostituzione di una sola cellula può causare la reazione a catena e danneggiare tutto il segmento. Successivamente, può venire anche l'incendio, perché la ricarica è irregolare, siccome una delle cellule non è così vecchia come le altre, e dunque la sua capacità è diversa. Dopo tale manipolazione, la batteria non sarà in bilancia.

Nel vostro proprio interesse non tirate fuori le batterie a casa, non le smontate e non manipolate con loro. Anche, non è permesso, né consigliato usare le batterie non originali, anche se possono avere la stessa tensione nominale e la stessa capacità.

Umidità e l’acqua

Con ampio margine, la fonte più comune di guasti alle batterie è l'azione dell'umidità, o direttamente dell'acqua. Non ho scritto di proposito la parola esotermico, perché la maggior parte di questi guasti si manifesterà "solo" con il mancato funzionamento o con una forte riduzione della capacità della batteria, senza manifestazioni pericolose. Ciò non significa che non si tratti di un guasto pericoloso o che non vi sia alcun pericolo. L'aspetto particolarmente pericoloso di questi guasti è l'intervallo di tempo trascorso dal momento in cui l'umidità o l'acqua sono effettivamente penetrati nella batteria. Spesso vediamo batterie "annegate" fino a un mese dopo che l'acqua è penetrata nella batteria. Ogni caso è unico. Spesso, tuttavia, il monopattino continua a funzionare senza problemi anche dopo che, ad esempio, il pilota ha attraversato una pozzanghera in velocità e l'acqua è entrata nel vano batteria sotto pressione. Appena l'umidità ci penetra, comincia il ciclo graduale del danneggiamento della batteria o di un altro componente elettronico. Guidando e caricando i componenti si riscaldano e l'umidità evapora. Dopo la guida tutto si raffredda e l'umidità comincia a condensarsi. Essendo in parte sotto forma di vapore acqueo, penetra gradualmente sempre più in profondità nell'elettronica, dove si condensa in goccioline e, nel caso migliore, inizia il processo di ossidazione graduale. Nel peggiore dei casi, si verifica un cortocircuito graduale dei singoli componenti.

Affinché possiate immaginare meglio quale aspetto la batteria può avere dopo alcune settimane dell'uso successivo, vi mostro alcuni casi delle batterie che i nostri tecnici di Max Blinker hanno tolto dai monopattini dei nostri clienti. Si tratta dei casi reali e i nostri tecnici ne vedono alcuni ogni mese. La seguente riparazione è abbastanza cara. Credo soprattutto che dalle foto sia evidente che si tratta del rischio di sicurezza visto che queste batterie sono capaci di bruciare molto bene. Immaginate di avere tale batteria nel vostro monopattino e di continuare a caricarlo a casa al soggiorno. È il vero rischio, non solo teoretico, cui dovrebbe conoscere ogni pilota testardo che guida sotto la pioggia e passa attraverso le pozze. Non importa quale sia il grado di protezione IP del vostro monopattino, la maggior parte non ne ha, o non è resistente all'acqua corrente, e questo non vi salverà da una batteria del genere se passate su una pozzanghera più profonda o veloce, perché si tratta già di acqua pressurizzata, non di acqua corrente! Allora, pensate ancora che lavare il monopattino con il pulitore a pressione è una buona idea? Ulteriori dettagli sulla guida in un ambiente bagnato troverete su questo link.

Se il vostro monopattino è bagnato, in nessun caso non lo collegate al caricabatteria, però aspettate finché si secca completamente, tutti i componenti inclusi, perché l'acqua può restare direttamente nel connettore, che fa corto circuito subito dopo il collegamento al caricabatteria.
Se avete anche solo il sospetto che la vostra batteria possa essere entrata in contatto con l'umidità, non guidate, ma passate dal nostro centro di assistenza. I nostri tecnici rimuoveranno la batteria in modo sicuro, la esamineranno, la collegheranno a una macchina diagnostica e, in caso di sospetto, la smonteranno. Se tutto è a posto, lo richiuderanno e potrete continuare a guidare con la buona sensazione che tutto sia a posto. E se c'è un problema, è meglio e più sicuro scoprirlo il prima possibile.

Anche altri componenti elettronici e meccanici, come regolatore, display, assi delle ruote, cuscinetti ecc. soffrono a causa degli effetti di acqua. Se non siete sicuri dello stato del vostro monopattino, ve lo fate controllare professionalmente in nostro centro di assistenza.

guidare in sicurezza

Conclusione

Completo e miglioro questo testo continuamente per non trascurare nessun aspetto della sicurezza dell'uso dei monopattini elettrici. Cerco di descrivere la problematica in modo realistico senza spaventare o semplificare inutilmente. Se scoraggio qualcuno dall'acquisto del monopattino elettrico, mi dispiace, perché penso che sia un meraviglioso modo di trasporto che può essere molto sicuro e divertente allo stesso tempo. Tuttavia, se dopo aver letto questo articolo pensate che un monopattino elettrico non faccia per voi, allora è meglio che non lo compriate.

Mi farà piacere ogni suggerimento al miglioramento di questo "breve" manuale di sicurezza che, come spero, aiuterà non solo i piloti principianti. Se ho trascurato, dimenticato o mal descritto qualcosa, o se volete lodare il mio testo, sarò felice se me lo scrivete tramite questo modullo di contatto. Tale manuale può aiutare migliaia di piloti in tutto il mondo. Al momento esistono diverse versioni del testo: slovacca, italiana, inglese, tedesca, russa, ceca, ungherese ecc. Lo scopo è di informare il più grande numero dei piloti possibile.

ján urbančík

Se ho aiutato anche un solo pilota affinché il suo viaggio fosse più sicuro, la mia missione è compiuta e scrivere questo testo ne è valsa la pena!

  • AUTORE: Ján Urbančík L’appassionato della mobilità elettrica personale. Ha guidato più di 50 monopattini elettrici diversi e ha smesso di contare la distanza percorsa dopo aver superato i primi diecimila chilometri. Dal 2016 guida il monopattino elettrico quotidianamente tutto l’anno. A parte ciò, è anche il pilota privato, il motociclista con più di 150 mila chilometri percorsi e il corridore automobilista. La sua vacanza ideale è il viaggio in aereo con il monopattino elettrico nel vano portabagagli. Ha buona relazione a tutto quello che ha il motore (eccetto il tagliaerba).
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